Carta di Credito

In Italia, come nel resto del mondo, sono sempre più diffuse 3 tipologie di truffe: il phishing, il vishing e lo smishing. Pericolosi raggiri che puntano ad acquisire dati personali con lo scopo di rubare denaro al povero malcapitato. L’altro giorno su Tecnoandroid vi abbiamo parlato della truffa di Intesa Sanpaolo e del falso operatore. Oggi spiegheremo come gli estremi della carta di credito non sono abbastanza sicuri da prevenire e proteggere il titolare dalle 3 truffe sopra menzionate. Soprattutto per chi la usa per fare acquisti online.

È proprio l’ABF, ovvero l’Arbitro Bancario Finanziario, ad averlo stabilito. Una sua sentenza sta facendo scuola definendo vittime i correntisti che cadono in una di queste truffe a danno della propria carta di credito. Ecco le informazioni necessarie da conoscere per proteggersi e agire al meglio. Tutto questo è utile anche quando purtroppo è necessario chiedere un rimborso alla propria banca.

 

Gli estremi della carta di credito non la proteggono da una truffa online: servono i fattori di autenticazione

Chi fa acquisti online con la sua personale carta di credito deve prestare molta attenzione. La direttiva europea 15/2366 ha imposto i fattori di autenticazione forte come elementi imprescindibili per queste operazioni. Diversamente la propria carta di pagamento non è al sicuro dai cybercriminali.

Cosa sono i fattori di autenticazione forte? Non sono altro che passaggi obbligatori per l’inserimento di dati, per lo più codici SMS, necessari per poter completare il pagamento con una carta di credito. Ognuno è indipendente dall’altro così che se un fattore viene hackerato, non vengono compromessi automaticamente i restanti.

In sostanza tutte le banche dovrebbero dotare i propri clienti, possessori almeno di una carta di credito, di questi fattori di autenticazione forte. Infatti gli estremi non possono resistere ad una attacco hacker capace di sottrarre denaro in modo veloce e pulito. Il rischio quindi di cadere vittima di vishing, phishing e smishing è elevato se mancano questi fattori di autenticazione.

Ecco perché, secondo la normativa dell’Unione Europea, tutti gli Istituti di Credito che non hanno ancora provveduto ad adeguarsi a favore dei propri clienti dovranno rimborsare le somme da loro perse a causa di questa loro negligenza.

 

VIAVia
Articolo precedenteTelegram: tutti gli aspetti che stanno consentendo all’app di battere WhatsApp
Articolo successivoVis a Vis: tutta la verità sulla quinta stagione e sullo spin-off