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Pochi giorni fa Netflix ha reso pubblico il nuovo obiettivo a medio termine della compagnia. A differenze dei soliti progetti della società, non ha niente a che fa fare con la produzione di nuovi contenuti originali o l’acquisto di diritti. Si tratta di raggiungere quello che viene chiamato zero netto a livello di emissioni di gas serra.

In parole povere, Netflix vuole rendere il proprio lavoro più sostenibile a livello ecologico. Si parla spesso di come certi lavori sono particolarmente inquinanti, ma anche solo guardare una serie in streaming ha i suoi effetti. L’idea è non solo di ridurre al minimo la produzione, ma anche compensare quello che viene prodotto con altre attività.

L’obiettivo di Netflix è di raggiungere tutto questo entro il 2030. Nello specifico ci sarà una riduzione del consumo elettrico per tutte le operazione del 45%. Non è una quota scelta a caso, ma è quello che i maggiori scienziati stimano sia il quantitativo necessario per invertire gli effetti attuali.

 

Netflix vuole diventare più ecologica

Per raggiungere lo zero netto però c’è bisogno di compensare la restanze produzione di gas serra. Da questo punto di vista Netflix vuole investire in programmi per la conservazione di ecosistemi. Una delle idee è di investire in quei programmi che mirano a immagazzinare l’anidride carbonica già presente nell’atmosfera, tramite foreste o altre pratiche più costose.

Quanto inquina Netflix? Per la prima volta la compagnia lo ha rivelato. Si tratta di una produzione di circa 1,1 milioni di tonnellate di anidride carbonica l’anno, che equivale a circa le emissioni annuali di 240.000 vetture. Questo è solo l’impatto diretto, quello che può gestire in proprio. Ci sarebbe tutto il resto, quello dal lato di noi consumatori.

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