Maiali

Dire “vado a giocare con dei maiali” suonerebbe un po’ male. In realtà da una recente scoperta questi simpatici animali sarebbero in grado di giocare ai videogame. Ecco la sensazionale notizia.

 

Non si tratta di Peppa Pig, ma di veri maiali capaci di giocare ai videogiochi

Leggendo il titolo molti avranno pensato si trattasse di un simpatico episodio della serie animata britannica Peppa Pig. In realtà non è così. Al contrario i maiali di questa storia sono veri, in carne e ossa o meglio ciccia e ossa. Questi simpatici e “buoni” animali sono capaci di giocare ai videogiochi.

È questa la sensazionale scoperta frutto della ricerca di alcuni studiosi della Purdue University dell’Indiana negli Stati Uniti. Per prima è stata la rivista Journal of Psicology a pubblicare i risultati di questa ricerca in seguito diffusi dalla BBC.

Si chiamano Hamlet, Omelette, Ebony e Ivory i quattro maiali protagonisti di questo esperimento. In sostanza, dopo un lungo addestramento, sono diventati dei giocatori provetti. Non è una novità che questo animale sia intelligente. Infatti in altri studi si era visto come i maiali sono in grado di rispondere in modi differenti a seconda dei suoni che vengono prodotti.

In questo caso però c’è un aspetto importante che è emerso da questa ricerca. I maiali avevano un joystick che gli permetteva di interagire con quello che vedevano sullo schermo. Dopo l’addestramento il gioco con i videogame ha inviato a proseguire stimolato da una pallina di cibo. Questo spronava i maiali ad avanzare nei livelli di gioco.

Sebbene il distributore di cibo ad un certo punto si è rotto, i maiali hanno continuato a giocare. Forse erano spinti dal desiderio si superare tutti i livelli di gioco? Ancora non è dato sapere, ma fa riflettere quanto dichiarato alla BBC dal capo del progetto Candace Croney. “Questo studio è importante perché, come qualsiasi essere senziente, il modo in cui interagiamo con i maiali ha un impatto su di loro“.

Una notizia interessante per distogliere l’attenzione dei giovani da internet e dallo schermo che crea sempre più dipendenza.

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