Di Libra non se ne parla più così tanto come al momento del suo annuncio. Del resto, la controversa criptovaluta di Facebook ha suscitato non pochi dubbi e polemiche, tant’è vero che Mark Zuckerberg si è visto costretto a ridimensionare il proprio progetto e le proprie ambizioni.

Stando a quanto riferito dal Financial Times, Libra potrebbe debuttare ufficialmente a gennaio, ma pare che il progetto abbia ridimensionato ancora una volta le sue ambizioni.

Libra, progetto ridimensionato ancora una volta

Quando l’Associazione Libra, il consorzio co-fondato da Facebook per supervisionare il progetto, ha condiviso i suoi ultimi piani ad aprile, ha affermato che il suo obiettivo era creare più “stablecoin” digitali di valute legali come il dollaro, l’euro e la sterlina.

Le stablecoin sono criptovalute che non fluttuano di valore rispetto al denaro reale su cui si basano. In questo modo, un singolo stablecoin sostenuto dal dollaro vale sempre un dollaro. La Libra Association aveva anche pianificato di creare un composito di tutti i suoi token.

Il gruppo ha presentato questo piano dopo che le autorità di regolamentazione hanno dichiarato di essere preoccupati per la sua intenzione di creare una criptovaluta basata su valute del mondo reale.

Secondo il Financial Times, la Libra Association prevede adesso di lanciare una singola moneta sostenuta uno per uno dal dollaro, mentre il lancio delle altre valute ed il composito avverrebbe in un secondo momento. La data esatta di rilascio di Libra dipenderà dal fatto che la valuta ottenga le necessarie approvazioni dai regolatori.

Facebook lancerà probabilmente anche Novi, il suo portafoglio virtuale. L’app permetterà di inviare e ricevere Libra, ma sarà anche possibile utilizzare Messenger e WhatsApp per gestire il proprio saldo. Novi non sarà disponibile ovunque, ma inizialmente solamente negli Stati Uniti e in alcuni paesi dell’America Latina dove le valute digitali sono già popolari.

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