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Qualcuno potrebbe pensare che per Huawei tra qualche mese sarà di nuovo tutto in discesa tanto che sono già partiti titoloni che non lasciano ogni ombra di dubbio. In realtà, la situazione è ben più complessa tanto che sotto il futuro nuovo presidente potrebbe non cambiare nulla. I motivi sono diversi.

Uno dei principali ostacoli è il fatto che parte del Congresso degli Stati Uniti crede fortemente in queste misure e difficilmente le vorrà revocare, anche se il futuro presidente lo volesse. Proprio quest’ultimo, Jo Biden, non è comunque detto che sia dell’idea di uscire dal percorso iniziato da Trump.

Se da un lato il presidente Democratico vuole lasciarsi alle spalle qualsiasi rimasuglio dell’amministrazione Trump, il sentimento anti-cinese è un aspetto che hanno in comune. In passato ha definito l’attuale presidente cinese come un delinquente tanto da voler intraprendere una linea più dura, soprattutto a causa delle questioni climatiche e dei diritti umani.

 

Huawei deve sperare?

In sostanza, al momento è difficile dire cosa succederà e chiunque dice il contrario sta solo esprimendo la propria opinione e tale rimane. Al momento Biden non si è espresso sulla linea dura di Trump e quel poco che è stato detto negli ultimi anni non sembra essere molto positivo.

Per cominciare non vuole correre il rischio di vedere la Cina, tramite proprio Huawei, sfruttare l’infrastruttura di telecomunicazione per i propri scopi. Un alto punto è TikTok. L’accusa che è stata mossa al social network in questione è che raccoglieva dati sugli utenti americani. Anche in quel caso ha espresso preoccupazione. In sostanza, possiamo solo aspettare e vedere e magari smetterla di sparare alla cieca.

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