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TOP NUMBERS: il mistero delle SIM che valgono migliaia di euro svelato

Potrebbe apparire assurdo ai più, ma esistono dei numeri telefonici che, per caratteristiche legate alla sequenza di cifre di cui sono composti, risultano “belli” o desiderabili.

Sequenze molto ricercate sono ad esempio le scale di numeri (3** -1234567) o ripetizione delle stesse cifre (3** – 1212121), perché ritenute esteticamente molto appetibili, nonché rare da trovare.

Non si tratta esclusivamente di “bellezza” dal punto di vista estetico. La desiderabilità associata a questi numeri deriva da un’utilità di fondo che spinge molti professionisti a cercare di accaparrarsene uno. Il motivo sta in una maggiore facilità nel ricordare un numero particolare o con sequenze ripetute rispetto ad un numero con cifre molto diverse fra loro. Questo porterebbe a migliorare i rapporti con la clientela.

Un esempio lampante di questo sono i numeri verdi di alcune società, che ne consentono facile memorizzazione e quindi maggior impatto agli occhi del pubblico.

Top Numbers: anche Le Iene partecipano ad un’asta per beneficenza

Esiste un vero e proprio mercato che provvede alla vendita di numeri telefonici particolari, e gli acquirenti sono sia professionisti, per le ragioni appena spiegate, o anche collezionisti, come mostrato dal servizio andato in onda nel programma. Un collezionista, intervistato, ha spiegato come la sua passione sia equiparabile a quella di chi colleziona francobolli, oggetti caratteristici o altri generi di cimeli, tenendoli così in esposizione.

Si stima che un numero del genere possa valere da una trentina di euro fino a diverse decine di migliaia euro, arrivando poi ai due milioni offerti da un appassionato arabo per riuscire ad accaparrarsene uno molto particolare.

Le Iene hanno quindi indetto una vendita di numeri con queste caratteristiche, recuperati per gentile concessione del collezionista intervistato e degli operatori telefonici Tim, VodafoneWind-Tre. I numeri sono stati venduti in un’asta al rialzo su eBay, e il ricavato è stato interamente devoluto in beneficenza all’Istituto Nazionale dei Tumori.

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Pubblicato da
Monica Palmisano