Il Galaxy Book S arrivato in redazione ha suscitato lo stupore generale, per un dispositivo dal design estremamente azzeccato e bellissimo da vedere. Sono molte le polemiche che agitano il mondo dei notebook e ultrabook con tecnologia ARM, a causa della compatibilità con alcune applicazione desktop che non supportano la tecnologia a 32bit. Una questione di scelte, legate al vostro utilizzo e alle vostre necessità. Ma vediamo insieme come si è comportato questo Book S nella prova sul campo e se il gioco vale la candela.

Confezione e unboxing

Per questo prodotto d’elite troviamo una confezione dal design essenziale, con una grafica superiore che punta ad enfatizzare le dimensioni contenute di questo ultrabook. All’interno è presente il dispositivo (in nostro possesso la colorazione Earthy Gold); il carica batterie con supporto alla ricarica rapida dalle dimensione estremamente contenute, molto simili a quello di uno smartphone; un adattatore USB-C a USB-A; e un set di fogli informativi per la configurazione, la sicurezza e la garanzia del dispositivo. Un packaging essenziale e ridotto all’osso, che si presenta molto bene, con uno stile semplice e pulito.

Design

Questo Galaxy Book S mostra una ricercatezza nei materiali e nelle linee veramente eccezionale. Ogni tratto sembra realizzato per soddisfare gli occhi, di fronte ad un prodotto da esposizione. Uno spessore di 1,1cm lo rende estremamente sottile, mentre la pulizia del design è un piacere per la vista. La curva sulla parte superiore in metallo che va a nascondere il taglio del materiale sul retro del display gli dona un design particolare e allo stesso tempo essenziale. Persino la finitura a specchio del logo Samsung si addice perfettamente al tutto, con un dettaglio che non infastidisce.

La parte inferiore è realizzata con una plastica di ottima fattura, con 4 piedini (i due anteriori molto sottili, mentre i due posteriori più accentuati) che rendono l’ultrabook estremamente stabile, anche su superfici particolarmente scivolose. I connettori laterali presentano una sorta di sporgenza per permettere la presenza di due porte USB di tipo C e un connettore audio da 3.5mm. A dir poco superfluo a mio avviso, per un dispositivo di questo tipo, data l’enorme diffusione oramai delle cuffie e dei dispositivi Bluetooth. Presente all’interno della confezione un piccolo adattatore da USB C a USB A, per non farvi rimpiangerne troppo la mancanza. Il meccanismo di apertura e chiusura funziona alla perfezione e si può azionare tranquillamente con una mano. Tutto risulta fluido e solido durante l’utilizzo.

Il pannello superiore, realizzato in metallo, non flette, per un display solido ai massimi livelli.

Questo design mi è piaciuto veramente tantissimo, e il costo abbastanza elevato di questo dispositivo è dovuto, in parte, anche a questo.

Display

Il display del Book S è un Full HD da 13″ di tipo TFT con supporto a 16 milioni di colori. Un pannello dalle caratteristiche abbastanza anonime, ma che in realtà restituisce una chiarezza di visione e un dettaglio fuori dal comune. Ho visto film, serie tv, video su YouTube, e non ho mai rimpianto il mio televisore o il monitor di casa. I colori sono sempre risultati estremamente vividi, in modo positivo ovviamente.

La finitura del display è lucida, anche se non ho mai riscontrato troppi problemi nell’uso all’esterno. La luminosità è così alta da garantirvi una visione ottimale in qualsiasi modalità di utilizzo. Purtroppo, non mi stancherò mai di dirlo in questa recensione, ma questo aspetto, assieme a molti altri, è quello che farà la differenza con il vostro laptop o con altre tipologie di Notebook. Un bel 10 per il display Samsung se lo merita senza ombra di dubbio.

Processore e utilizzo

Eccoci giunti al compromesso. Se non fosse stato per questo piccolo particolare, questo ultrabook sarebbe stato praticamente perfetto. Ma Samsung ha deciso di puntare su una nuova tipologia di processore ARM, in grado di supportare molti programmi di Windows 10 in maniera limitata, fino al 32bit. Nulla di spaventoso per la maggior parte di voi che leggete sicuramente, ma sono sicuro che prima o poi anche voi vi troverete a dover usare un programma che non potrà essere installato. Si tratta di una questione di scelte e di compromessi relativi all’estrema portabilità di questo dispositivo e alla potenza bruta di cui non dispone.

Nell’utilizzo quotidiano il processore Snapdragon 8CX di nuova generazione non mi ha dato mai un problema. Se non lo avessi letto sulla confezione, penso che nemmeno me ne sarei accorto della differenza rispetto ad un computer convenzionale. Ma ovviamente il mio compito è quello di portare all’estremo le sue possibilità, per testarne non solo le funzioni, ma anche le potenzialità. Sono molti gli applicativi che una persona potrebbe necessitare fuori casa, ma sono sicuro che il 90% degli utenti ne avranno bisogno in misura limitata. Sono usabili alcuni programmi Adobe come Photoshop, InDesign e Illustrator, disponibili in versione a 32 bit. Ovviamente sarà impossibile fare editing video, non solo per una questione di compatibilità, ma anche di potenza. Ma diciamoci la verità: questo dispositivo non è stato concepito per questo, ma per garantire a noi utenti un utilizzo quasi completo, con un design eccezionale, uno schermo portentoso e un peso piuma che non ci farà neanche percepire la sua presenza nello zaino.

A mio avviso questo è un processore che va promosso per il momento, in attesa dello sviluppo di molti più applicativi a 32 bit, e che vi permetterà anche di usare questo ultrabook come dispositivo primario per quelli che usano Office, streaming video, browser e poco più.

Connettività

Come dicevo prima, questo dispositivo ha come unico obiettivo quello di garantirvi un funzionamento pressoché perfetto fuori casa. E riesce a farlo alla perfezione. Ma come poteva mancare la ciliegina sulla torta? Potrete disporre di un modulo 4G+ per la connettività con sim card, così da essere connessi senza la necessità di hotspot o di wifi di qualsiasi tipo. Il servizio funziona alla perfezione, così come il Wi-Fi e anche il bluetooth. Il Book S non fatica affatto, neanche con connessione wifi attiva, 2/3 dispositivi bluetooth collegati allo stesso tempo e molte attività in esecuzione.

Tastiera, pulsante di sblocco e touch pad

La tastiera risulta ben realizzata, con tasti grandi, ben spaziati e dalla corsa morbida e decisamente corta. Sono decisamente silenziosi, per permettervi di lavorare in qualsiasi ambiente senza dare fastidio a nessuno, a qualsiasi ora desiderate. Buona la retroilluminazione, anche se forse poco potente. Risulta visibile solo nelle situazioni veramente con scarsa luce.

Nel pulsante di spegnimento, in alto a destra, è integrato un sensore per le impronte digitali che funziona veramente bene. Mi ha riconosciuto sempre istantaneamente senza problemi di sorta. L’unico appunto che gli si può fare è il suo posizionamento: nei primi giorni di utilizzo mi sono trovato spesso a confonderlo con il pulsante canc. Dovrete farci l’abitudine!

Il touchpad risulta invece estremamente reattivo e piacevole al tatto. Forse il click è un po’ troppo duro, ma d’altronde potete tranquillamente fare un leggero tap per ottenere lo stesso risultato. Finiture ben realizzate e una solidità veramente ottimale.

Batteria

Dimenticatevi della batteria. Questa sezione potremmo saltarla a pie’ pari senza problemi. Quale batteria? Di cosa stiamo parlando?

Ebbene sì, la batteria del Book S dura veramente tanto. Non mi è mai servito portarmi dietro il caricabatterie (di piccolissime dimensioni), anche rimanendo fuori casa per due giorni. Certo se lo usate come dispositivo primario forse a sera arriverete con una percentuale residua molto bassa. Ma se come me lo usate in mobilità e per quando siete fuori casa allora sarà perfetto. Ha retto tranquillamente 3-4 ore di web browsing con wifi collegato e bluetooth acceso. Luminosità schermo al 75%, e 2-3 ore di Netflix la sera. Utilizzo di Office, poco Adobe, ma comunque a sera sono arrivato con un buono 40-50%. Un risultato a dir poco ottimo. E se per caso non avete con voi il suo caricabatterie, potrete sempre usare quello del vostro smartphone: funziona lo stesso e per le emergenze non vi potrete lamentare.

La batteria sia carica completamente in circa 2 ore, che non è il massimo, ma comunque un buon risultato.

Audio

Solitamente dedicare un intero paragrafo all’aspetto audio di un dispositivo risulta un po’ strano. Ma in questo caso è necessario, perché l’audio di questo dispositivo è sconcertante. Più l’ho utilizzato e più mi sono reso conto di trovarmi di fronte ad un’eccezione. Le casse AKG poste sui lati del dispositivo sono estremamente potenti, e in più supportano il Dolby Atmos, per un’esperienza veramente ad alto livello.

Anche con il notebook appoggiato sul letto, l’audio non si è mai ovattato o in qualche modo ridotto a causa della superficie morbida: le voci, la musica, i film sono sempre risultati perfettamente godibili, con dei bassi molto potenti e un surround perfetto.

Prezzo

Il prezzo è forse uno dei punti deboli di questo device. “Deboli” tra virgolette, poiché gli oltre mille euro dedicati all’acquisto di un device di questo tipo vi ripagano a tutto tondo, con un prodotto a 360° che vi garantirà un’esperienza completa sotto ogni punto di vista.

D’altronde non sempre si pagano solo i componenti di un pc, ma entrano in gioco altri fattori che fanno lievitare il prezzo: il design fuori dal comune, una leggerezza incredibile, lo spessore inesistente, sono tutti aspetti secondari, ma che rendono il prodotto eccellente. Questo è un ultrabook per chi non vuole scendere a compromessi, con un dispositivo ottimo per l’utilizzo giornaliero e comune di un utente tipo, non certo una workstation per i lavoratori del settore.

Personalmente spenderei questi soldi per avere un dispositivo secondario, oltre a quello fisso che uso per il lavoro, da portare in giro e svolgere il lavoro che mi serve fuori casa, senza preoccuparmi della batteria, del peso o di altri aspetti che con altri dispositivi dovrei considerare.

Conclusioni

Questo non è un notebook per tutti. Potremmo definirlo uno sfizio per molti, e una necessità per chi si ritrova spesso in mobilità. Lo vedo bene nella borsa di uno studente universitario perennemente alla ricerca della propria aula, o dell’uomo di affari che si sposta di treno in treno o di aereo in aereo. Insomma, un dispositivo “estremo”, che fa della mobilità il suo punto di forza, ma che non disdegna nemmeno un utilizzo casalingo, grazie ai suoi altoparlanti e al suo schermo, che lo rendono un dispositivo perfetto per godersi i propri film e le serie tv direttamente a letto. Forse il costo è leggermente più alto di molti altri dispositivi della stessa fascia, ma se il vostro budget ve lo permette, non rimarrete affatto delusi. Un bel 9 a questo dispositivo (9 e non 10 per via del processore e del costo), quasi perfetto, che indirizza il mercato verso nuovi territori, ancora tutti da esplorare. Solo il futuro ci dirà se la tecnologia Arm su questo tipo di dispositivi funzionerà appieno: sicuramente lo sviluppo di altre applicazioni a 32 bit potrebbe estendere il suo dominio e la sua fascia di utilizzo, ma per il momento rimane un dispositivo per molti, ma non per tutti.

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