SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, ha già superato i 7 milioni di attivazioni nei primi cinque mesi del 2020. Il periodo di lockdown ha provocato un netto aumento delle richieste per ottenere bonus e indennità di vario tipo rispetto al 2019, nello specifico sono aumentate da circa 50.000 a settimana a oltre 80.000 a settimana.

Cos’è lo Spid, quali sono i servizi offerti, chi può usufruirne e in che modo è possibile accedere

Il PIN è stato abolito a partire dal 1° ottobre 2020 per essere sostituito proprio dallo SPID. Attenzione però, perché la regola non vale per alcuni soggetti tra cui:

  • Minori di diciotto anni
  • Persone che non hanno documenti d’identità italiana
  • Persone soggette a tutela

Queste categorie potranno continuare a rinnovare il PIN, necessario per accedere ai servizi dell’INPS, a cui devono essere obbligatoriamente iscritti tutti i lavoratori pubblici, privati e i lavoratori autonomi che non hanno una cassa previdenziale autonoma.

SPID è un sistema di autenticazione che può essere usato da qualsiasi terminale, smartphone, tablet o un computer e richiederlo è totalmente gratuito, si possono inviare e richiedere documenti, iscriversi a servizi, richiedere finanziamenti, visure, controllare e consultare dati oppure per accedere alla rete wi-fi pubblica e molto altro ancora.

Oltre ai servizi INPS, ci sono anche quelli sanitari, ed è possibile anche accedere al 730 online, registrare un contratto di locazione, pagare il bollo auto. Il servizio di identificazione online torna utile anche nel campo scolastico e culturale siccome permette di iscrivere i figli a scuola, chiedere agevolazioni e contributi come la Carta del Docente e il Bonus Cultura, incentivi destinati a professori e studenti.

Lo SPID può essere richiesto dai cittadini italiani maggiorenni che risiedono in Italia o all’estero. Si deve essere in possesso di:

  • Indirizzo e-mail
  • Numero di telefono
  • Documento d’identità italiano valido
  • Codice fiscale e/o tessera sanitaria
  • Compilare con i propri dati anagrafici, creare le credenziali e l’ultimo passaggio è il riconoscimento.
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