truffa RAIUna complessa mano di poker si sta giocando tra gli utenti RAI ed un gruppo di hacker che ha come fine ultimo la truffa. Il bluff è ben studiato sulla base di quello che appare chiaramente come un finto rimborso che sopraggiunge con un’informativa mezzo mail che non lascia spazio ad opinioni personali. Ad essere aggrediti sono tanto i clienti quanto la società che nulla ha a che vedere con la recente questione.

Stando alle testimonianze di alcuni diretti protagonisti della vicenda pare si ricada nell’ipotesi del famigerato phishing, termine divenuto ormai di uso comune nel contesto delle frodi telematiche. Scopriamo insieme in cosa consiste questa nuova manovra di aggressione al denaro dei contribuenti.

 

La truffa RAI può colpire anche te: attento a questi segnali

Ci sono alcuni segnali premonitori per un’azione truffaldina che si prepara a fare breccia nel tuo conto in banca. Visto che milioni di italiani convergono sul Digitale Terrestre è altamente probabile che si possa ricevere una email fraudolenta che annuncia un presunto rimborso RAI.

La truffa sopraggiunge attraverso un informale messaggio di posta elettronica cui si trovano allegate le istruzioni per richiedere l’accredito di quanto presumibilmente speso a sostentamento del canone negli ultimi anni. Ci sarebbe la possibilità di annullare tutte le richieste di pagamento pervenute in bolletta sotto forma di rata periodica. Ragazzi, lo ripetiamo, è una truffa pericolosa.

Si finisce con l’essere dirottati online su un portale copiato che sembra il sito ufficiale RAI ma che in realtà è stato approntato in fretta e furia da un web-designer preposto alla creazione di una vetrina di facciata. In fondo c’è il tranello che finisce con il concedere importanti informazioni personali ed estremi bancari utili all’hacker per prendere possesso di eventuali fondi depositati in banca sul conto indicato.

Altro non è che una fake news creata al preciso intento di generare disinformazione ad ampio raggio. La compagnia televisiva, infatti, NON PREVEDE e non prevederà mai alcun rimborso in denaro per quanto speso in precedenza. Al massimo si può ottenere l’esenzione, ma questo è un altro discorso da approfondire al link precedente.

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