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L’UE, l’Unione Europea, si sta ancora una volta preoccupando di quello che succede sui vari social network usati nel vecchio continente. La preoccupazione più grande rimane la diffusione di informazioni false. Le fake news, se lasciate a se stesse si disperdono con una facilità disarmante mentre bloccarle è più difficile.

Nonostante sia più difficile, non è detto che sia impossibile. Gli sviluppatori hanno già dimostrato di essere in grado di mettere in piedi sistemi di una certa efficacia, soprattutto se aiutati da altre compagnie. Proprio per spingere verso questo genere di collaborazioni, l’UE vorrebbe rapporti mensili.

In questi rapporti, Google, Facebook, Twitter, ma anche altri parti spiegherebbero cosa sia successo nell’arco di un mese. Cosa è andato bene, cosa è andato male e perché. Le parole del vicepresidente della Commissione europea sui valori e la trasparenza: “Ha dimostrato davvero che la disinformazione non solo danneggia la salute delle nostre democrazie, ma danneggia anche la salute dei nostri cittadini. Può avere un impatto negativo sull’economia e compromettere la risposta delle autorità pubbliche e quindi indebolire le misure sanitarie.”

 

L’UE contro le Fake News: l’aiuto dei social

Le Fake News hanno dimostrato di essere in grado di fare enormi danni. Basti pensare alle recenti riguardanti il 5G. In poco tempo, in molti paesi in giro per il mondo alcuni hanno deciso di attaccare le torri di questa rete di ultima generazioni bruciandole. Attacchi violenti che hanno visto che danneggiare la rete normale, 3G o 4G, visto che certe persone non sanno nemmeno cosa stanno attaccando.

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