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Si è parlato a lungo delle App create appositamente per tracciare gli spostamenti del Coronavirus, seguendo i movimenti delle persone che risultano positive al test. Sono nate molte opzioni e diverse proposte finalizzate a realizzare questo obiettivo, tentando il più possibile di mantenere il rispetto della privacy dei cittadini. In particolare, esistono due app che hanno richiamato l’attenzione più di altre, e che potrebbero realmente aiutare a limitare il più possibile la diffusione del virus.

App per il tracciamento dei contagi del coronavirus, ecco quali sono

Una di queste app è stata sviluppata da Bending Spoons e il Centro Medico Santagostino. L’altra invece è stata promossa dall’ex parlamentare di Scelta Civica, Stefano Quintarelli, ed è sviluppata da un team di esperti e il cui nome è Covid Community Alert.

In questo momento, le informazioni su quale sia il contenuto di queste app, è assolutamente riservato, pertanto non siamo in grado di spiegarvi esattamente come funzionino. Prima di tutto, il Consiglio Superiore di Sanità dovrà approvarle e valutare se questi strumenti sono consoni e adatti per aiutare l’arresto del Coronavirus. Naturalmente uno dei problemi principali la privacy dei cittadini e l’interoperabilità.

Come dicevamo, si sa ben poco sulle app in questione. Tuttavia, nel caso della prima, è possibile dirvi che il tracciamento dei contatti si basa sulla tecnologia Bluetooth. Pertanto rispetta maggiormente la privacy dei cittadini in confronto al tracciamento GPS. Nel secondo caso, invece, traccerebbe i movimenti anonimamente, il 38% in più rispetto alle soluzioni Bluetooth tradizionali. Nonostante questo, le notizie sono ancora poche è molto generiche, ma presto ne sapremo di più.

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