Telegram è un’applicazione di messaggistica istantanea che ha appena 6 anni di vita, mentre la sua veterana rivale WhatsApp, ne ha 11. Eppure il servizio della più giovane presenta delle funzioni di gran lunga migliori. Perché?
Telegram: quali sono le sue funzionalità?
Innanzitutto ha una crittografia end-to-end molto più sicura e permette poi agli utenti la correzione o la modifica dei messaggi già inviati. Nel caso in cui si decidesse di eliminarne uno, non apparirebbe la classica scritta “questo messaggio è stato eliminato“. Inoltre è dotata di una “modalità scura” che non stanca la vista (essa arriverà probabilmente anche su WhatsApp). Se si è possessori di iOS invece si possono modificare i colori della chat e l’icona dell’app. Per ultimo, ma non per importanza, vediamo la qualità con cui Telegram è in grado di inviare file con nessun tipo di compressione.
I pregi dell’applicazione non sono ancora terminati, perché essa può raggruppare fino a 200 mila persone in un solo gruppo (mentre Whatsapp ne accoglie solo 256). È inoltre in grado di rintracciare gli utenti (senza dover per forza averne il numero) tramite l’username.
Telegram tiene particolarmente alla privacy dei suoi clienti, pertanto ha creato delle chat segrete in cui è possibile parlare senza il timore che altre persone possano fare gli screenshot, e in aggiunta, al suo interno è possibile impostare un timer di autodistruzione dei messaggi.
Per di più possiede un cloud che annienta finalmente i fastidiosi backup di Whatsapp che hanno sempre interrotto le nostre conversazioni sul più bello. Infine è una multipiattaforma, o meglio, un’app collegabile su qualsiasi dispositivo senza dover utilizzare necessariamente il numero di telefono.
Traendone le somme: Whatsapp rispetto a Telegram ha la capacità di realizzare delle videochiamate, di aggiungere uno “stato” mutabile e di mandare messaggi tramite liste broadcast fino a 256 persone.