intesa sanpaolo o-key smart

 

Intesa San Paolo ha dichiarato che farà il possibile per rendere quanto più fruibile la cultura e lo smart working in questo periodo di isolamento forzato indotto dal Coronavirus. A dirlo è il CEO di Intesa, Carlo Messina che parla di mettere a disposizione di imprese e Protezione Civile, i propri sistemi di comunicazione tecnologica. Ad accogliere la generosa politica di sostegno di Intesa San Paolo, sia l’Ad di Tim Luigi Gubitosi, sia Google con Google Cloud a dimostrazione di come in casi di emergenza come questa, l’unione può davvero fare la forza.

 

L’emergenza Coronavirus crea un nuovo indotto digitale

Se da un lato, Intesa San Paolo insieme a Tim e Google, propongono piattaforme dove studenti e lavoratori possono operare in stato di emergenza, dall’altro non manca chi ha progetti già ben definiti. L ‘Aie ( Associazione Italiana Autori) ritiene che l’emergenza sanitaria odierna rappresenta non solo una situazione negativa, bensì uno spunto per utilizzare numerose nuove piattaforme come ad esempio quelle per la didattica a distanza. Secondo Giovanni Bonfanti, vice presidente dell’Aie, sono oltre due milioni gli strumenti digitali presenti nei libri di testo utilizzati a scuola potenzialmente attivabili. Dalle video lezioni, ai laboratori interattivi fino alle carte navigabili, tutti strumenti della didattica a distanza il cui utilizzo è in questo momento da rafforzare. Dunque ben vengano le sinergie tra proposte scolastiche e attuazioni tecnologiche che se ben fluide e funzionanti potrebbero costituire un modo totalmente innovativo di fare didattica. Una commistione tra idee e potenziale economico probabilmente vincente. Intesa San Paolo come Tim ne sono fortemente convinti, sicuri che comunione d’intenti e determinazione costituiscano un’arma vincente per combattere le difficoltà da Coronavirus.

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