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Un nuovo guaio giudiziario per Apple costa all’azienda fino a 500 milioni di dollari. Il colosso di Cupertino ha dovuto incassare questo colpo proprio a causa degli iPhone e della gestione degli update.

Gli utenti infuriati, hanno infatti avviato una class-action contro il produttore Californiano a causa di update peggiorativi. Questi aggiornamenti infatti rendevano i vecchi iPhone del tutto inutilizzabili per indurre gli utenti ad acquistare i nuovi modelli o batterie sostitutive.

In particolare, la condotta scorretta di Apple è avvenuta tra il 2017 e il 2018. L’azienda ha negato di aver effettuato tali operazioni ma tutti gli update successivi ad iOS 10.2.1 fossero bugfix. In particolare, i modelli interessati sono iPhone 6, 6 Plus, 6s, 6s Plus, 7, 7Plus e SE. Nonostante il produttore abbia cercato di calmare gli animi degli utenti, le class-action mosse negli USA sono arrivate a 32 diverse.

Apple costretta a pagare gli utenti

Apple ha sempre associato il calo di performance a fattori esterni come la temperatura ambientale, l’elevato utilizzo o altro, ma mai direttamente collegato agli update. Gli interventi dei tecnici di Cupertino sono stati tutti rivolti a migliorare le prestazioni e non a peggiorarle. Gli utenti invece lamentavano rallentamenti tali da rendere i prodotti iPhone del tutto inutilizzabili.

Questa situazione è finalmente giunta ad una conclusione con Apple che ha accettato di pagare 500 milioni di dollari. A riportare la notizia è stata Reuters, che conferma una stima di 25 dollari da risarcire ad ogni utente per ogni iPhone idoneo. Il valore del risarcimento può arrivare anche a 46 dollari nel caso di gravi disagi. Inoltre, la cifra può essere modificata al ribasso, ma il pagamento totale dovrà essere di almeno 310 milioni.

Accettare questa, permette ad Apple di mettere la parola fine a questa situazione. Inoltre, l’importo della multa è nettamente inferiore se si dovesse iniziare un vero e proprio processo. Al momento, l’azienda non ha commentato la notizia.

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