telefoni-collezione Come il buon vino anche i telefoni acquistano valore mano a mano che gli anni passano. Cenni storici inquadrano i primi dispositivi portatili ad anni di distanza da noi. Da allora le cose sono nettamente cambiate nel trend delle preferenze pubbliche. Di recente le grandi società hanno presentato a porte chiuse i loro smartphone pieghevoli. Ma una nicchia di mercato si distingue da tutte le altre. Stiamo parlando dei cellulari da collezione, modelli inusabili ai giorni nostri ma prefetti per essere esposti in una sorta di museo personale.

Le aste online li valutano parecchi Euro. Tanto sono più rari tanto più alto sarà il guadagno se riusciremo a trovarli in qualche polveroso cassettino oppure in qualche anfratto in soffitta. Ebbene bisogna prendere coscienza di quali siano i cellulari migliori per i collezionisti di tutto il mondo. Ci sono due modelli che attraggono particolarmente.

 

Telefoni da collezione: il primo NON portatile

Nokia produsse il suo Mobira Senator all’interno dei suoi stabilimenti, da dove ne uscì un esemplare dalla grande stazza. Ben 3 Kg di peso complessivo per una serie di circuiti che ad oggi riescono a valere 1000 euro per pezzo. Non si può certo parlare di dispositivo mobile ma spostarlo dall’angolo del nostro garage può fruttare ora parecchio denaro.

 

Telefono più raro: applausi per Motorola

Motorola, invece, esce vittoriosa quale società dal titolo onorifico per l’esclusiva del primo telefono mobile. Si chiama Dynatac ed ha un design che richiama l’essenza dei primi anni ’80 racchiusa in una scocca bianca piuttosto anonima e distinta dalla presenza di una grossa antenna e pulsanti neri con numeri bianchi. Mettete anche questo nero su bianco: vale 1000 euro sebbene in giro si trovino soltanto 30000 esemplari.

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