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Il Governo Italiano sta studiando una nuova soluzione per far sì che con la nuova Legge sul Bilancio 2020 non si possa gravare ulteriormente sulle famiglie. Ogni anno le accise che i cittadini devono pagare aumentano sensibilmente e a nulla servono le varie promesse fatte dai politici.

Pensiamo infatti al Canone Rai e al bollo sull’autovettura: da tempo si ipotizza un taglio delle due tasse dalla vita degli italiani ed invece continuano ad essere persistenti all’interno delle imposte per gli italiani. Per evitare ulteriori aumenti infatti, adesso sembra che la soluzione per il 2021 sia quella di aumentare il prezzo della benzina.

Un aumento del costo del carburante potrebbe andare a coprire i 3 miliardi di Euro di buco economico che deve affrontare lo Stato. Non si sa come e perché, ma il gap monetario è evidente e adesso questa è diventata una delle priorità per i politici. Nonostante lo Spread avesse raggiunto il suo livello minimo nel corso dell’Estate appena passata, rieccoci qui a parlare di nuove problematiche e nuove emergenze accise all’orizzonte. Di fatto, la famosa crisi di Governo voluta da Matteo Salvini ha scombussolato nuovamente gli equilibri politici del Paese.

 

I buchi di bilancio potranno essere sanati soltanto dall’aumento della benzina?

 

Ciò che gli italiani chiedono è se è proprio necessario aumentare il prezzo del carburante per fronteggiare l’emergenza. Purtroppo sembra che non ci sia un altro scenario all’orizzonte. Si prevede che nel 2021 le accise aumentate sul prezzo della benzina e del gasolio porteranno un introito nelle casse dello Stato di oltre 303 milioni di Euro. Nel 2022 invece addirittura il doppio, con un’entrata pari a 651 milioni. Questo è quando dichiarato dal sub emendamento al DDL di bilancio, da poco presentato in Senato.

Nel documento che accompagna tale proposta si calcola che le imposte sul carburante nel 2021 potrebbero portare – in linea teorica – anche fino a 1,2 miliardi di Euro nel prossimo anno e nel 2022 l’incredibile cifra di 1,7 miliardi.

 

Sapevate il costo delle accise sui prezzi della benzina e del Diesel?

 

Il Mise nel mese di Novembre 2019 ha calcolato gli attuali prezzi medi della benzina, del Diesel e del GPL. Dalle indagini è emerso che quasi la metà del costo della benzina e del gasolio sia relative alle imposte. A ciò si aggiunge il 22% di Iva, per un totale di oltre il 60% di tasse varie al di là del costo del carburante.

Sì, se siete sconvolti, noi lo siamo quanto voi.

Ecco l’elenco nel dettaglio dei prezzi:

  • Per la benzina troviamo il costo medio di 1,572,41 Euro, di cui ben 728,40 Euro sono di tasse, l’Iva è al 283,55 Euro. Il restante 560,46 è il valore del carburante.
  • Per il gasolio abbiamo 1.469,23 Euro di cui 617,40 Euro di imposta, l’Iva è al 264,94. Il Diesel vi costerebbe 586,89 Euro, se toglieste tutto il superfluo dal prezzo.
  • Infine troviamo il GPL con un prezzo medio di 610,40 Euro così ripartito: 147,27 Euro di accisa, 110,07 di Iva e soltanto 353,06 il valore del gas.
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