IPTV: utenti disperati, servizio chiuso e potrebbe non esistere più

Un fenomeno ha caratterizzato il mondo della televisione nel 2019 (specie nei suoi primi mesi). Stiamo ovviamente parlando del sistema IPTV illegale, quello che molte persone conoscono con il caratteristico nome di pezzotto. Attraverso una tecnologia basata sullo streaming illecito dei canali televisivi, è possibile accedere ai contenuti di Sky (e di altre pay tv) senza il pagamento di un regolare abbonamento.

 

IPTV, la tecnologia streaming illegale porta ad una multa di 30mila euro

Le rilevazioni effettuate la scorsa primavera erano molto chiare. A maggio 2019 risultavano oltre due milioni di persone legate all’IPTV illegale. Una cifra davvero mostruosa, ancora più alta del numero di abbonati di una piattaforma come Mediaset Premium nei suoi tempi d’oro. 

Giunti nel 2020, però, finalmente le cose sono cambiate. A partire dallo scorso mese di settembre, anche grazie ad interventi ripetuti delle autorità tra cui la Guardia di Finanza, vi è stata una stretta sui cosiddetti pezzotti. Il segnale streaming dell’IPTV è completamente stato oscurato nelle case di migliaia di italiani e, scenario ancora peggiore, per gli utenti sono partite multe davvero salate. 

In base a quello che prevede la legislazione in corso, coloro che si affidano all’IPTV o in generale ad ogni strumento per lo streaming illegale dei canali a pagamento rischiano una sanzione amministrativa dal valore massimo di 30mila euro. Trattandosi di reato penale, in alcuni casi la punizione potrebbe anche prevedere un periodo di reclusione dai sei mesi ai tre anni.

Il consiglio che diamo a tutti è quindi quello di tenersi alla larga dal pezzotto. Piuttosto per vedere i canali Sky, risparmiando qualcosina, è sempre possibile affidarsi alla piattaforma legale NOW TV. 

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