Boeing 737: c'è l'ammissione di colpa sui due incidenti, ecco le novità

Gli incidenti che hanno visto protagonista la storica società produttrice di velivoli Boeing, hanno indebolito l’immagine di un marchio che ha fatto la storia, oltre ad averla portata sull’orlo della crisi finanziaria. 

La storica azienda è stata presa di mira dagli utenti, dalle commissioni per la sicurezza degli aeromobili come la FAA, e dalle compagnie partner, in quanto i due disastri aerei sono costati la vita a più di 300 persone. Difficile ora per queste categorie di persone riuscire a fidarsi nuovamente della società. I clienti hanno timore a salire a bordo degli aerei Boeing, e le compagnie aeree hanno optato per i velivoli della concorrente Airbus.

La casa produttrice adesso sembra aver presentato nuove idee per riconquistare la fiducia di tutti. Tra le idee più famose ricordiamo quella dell’aereo a propulsione nucleare, per ora rimasto solo un concept su carta.

Boeing 737 Max: cosa è successo?

Dalla lettura delle scatole nere è emerso che, in entrambi gli incidenti, ciò che non ha funzionato è stato proprio il sistema anti-stallo MCAS. Tale software, installato per prevenire lo stallo del velivolo dopo il decollo, non ha funzionato come avrebbe dovuto. I piloti hanno lottato invano per diversi minuti prima dell’impatto al suolo.

Il meccanismo, installato allo scopo di rendere sicuro il velivolo, ha fallito nell’unico compito per il quale è stato creato. Messo a bordo dell’aereo per renderlo più stabile a seguito di alcune modifiche strutturali ai propulsori, è stato gestito con superficialità dagli esperti e dai tecnici, che ne hanno sottovalutato le conseguenze.

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