Negli ultimi giorni il bollo auto è stato al centro del dibattito pubblico per una serie di vicende che lo riguardavano in maniera diretta.

La pace fiscale approvata dal governo Movimento 5 Stelle – Lega ha incluso infatti anche una serie di cartelle esattoriali aperte, di contribuenti che risultavano inadempienti in pagamenti del bollo auto. Il condono fiscale, che riguarda i bolli non pagati durante gli anni 2000-2010, sarà possibile per importi fino a 1000 euro.

A stabilirlo, non solo una sentenza pronunciata nella regione Marche, ma anche una dichiarazione del Ministro dell’Economia, che ha ribadito quanto espresso nella legge sul condono dello scorso anno.

Ma, come riportato da Il Sole 24 Ore, dal momento che si tratta di una tassa regionale, le Regioni potrebbero appellarsi a gradi di giudizio superiori, fino alla Corte di Cassazione, per perseguire il proprio obiettivo di vedersi riconosciuto il pagamento. Secondo gli enti regionali, infatti, il bollo dovrebbe risultare non incluso nel provvedimento, proprio in ragione della natura territoriale della tassa.

Abolizione bollo auto: dopo gli ultimi sviluppi, ancora più distante

Dopo questi ultimi sviluppi, dunque, diventa sempre meno probabile che possa avvenire una totale abolizione del bollo auto. Questa imposta infatti rappresenta uno dei principali introiti per le Regioni, e senza garanzie di un’adeguata compensazione di questa eventuale mancanza di entrate, la prospettiva di un eventuale addio alla tassa diventa sempre più distante.

La proposta di abolizione, causa inizialmente perorata dal Movimento 5 Stelle, prevedeva di sfruttare un momentaneo abbassamento dello spread e investirlo per eliminare la tassa in questione.

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