stelle cadenti draconidi

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con le stelle cadenti dette Draconidi, uno pioggia di meteore che avrà il suo picco di visibilità proprio tra la notte appena passata e quella successiva. Per chi fosse in cerca di emozioni forti, questa famiglia di meteore potrebbe regalare anche 50 stelle cadenti all’ora.

Dal punto di vista astronomico, le Draconidi, conosciute anche come Giacobinidi, sono meteore che incontriamo quando la Terra attraversa il flusso di detriti della 21P/Giacobini-Zinner, una cometa periodica scoperta nel dicembre 1900.

Dal punto dell’osservazione non potete rimanere impreparati, poiché bisognerà prima cercare la zona del cielo dalla quale sembrano provenire le meteore. Tali oggetti cosmici si chiamano proprio Draconidi perché sembrano originarsi dalla costellazione del Drago, ma è solo una coincidenza.

 

Stelle cadenti: stanotte la pioggia del Drago solcherà i cieli

Tuttavia, tali stelle cadenti non hanno l’intensità delle colleghe Perseidi, quindi lo spettacolo sarà meno evidente nei nostri cieli. Infatti, la luce emessa dalle Draconidi è notoriamente più debole rispetto alle piogge meteoriche estive, ed è anche facile che non ce ne accorgiamo nemmeno. Nel mezzo ci si mette anche la Luna, la cui luminosità in fase di plenilunio non aiuta di certo l’osservazione.

Ma non possiamo escludere sorprese con questo sciame meteorico, poiché in passato ci sono stati degli episodi molto particolari. Negli anni ’30 ci furono migliaia di Draconidi viste cadere nei cieli di tutta Europa, con la conseguenza di uno spettacolo senza precedenti. Tuttavia eventi come questo sono rari e si verificano se la Terra passa proprio in scia all’orbita della cometa Giacobini-Zinner nel suo viaggio attorno al Sole.

Se vi perdete lo spettacolo delle Draconidi non disperate, perché tra l’altro una pioggia di stelle più nutrita sta per arrivare tra qualche settimana. Infatti, puntate i vostri telescopi nei cieli di fine ottobre, poiché saremo al cospetto del passaggio delle Orionidi, ovvero la scia della grande cometa di Halley.

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