batteria Android consumiI dispositivi Android risentono di un gap tecnologico importante. Offrono display incredibili e performance degni di un PC Desktop. Ad ogni modo risentono di un problema comune dovuto alla scarsa durata della batteria. Gli sviluppatori ce la mettono tutta per ottimizzare le loro app tramite aggiornamenti. Google, d’altro canto, migliora il suo sistema operativo in previsione di una Dark Mode che consenta di aumentare l’autonomia.

Oltre questo esistono dei semplici trucchi che si possono usare per incrementare le prestazioni del telefono dal punto di vista energetico. Visto che causa vacanze saremo portati a stare fuori casa per molto tempo, scopriamo come migliorare la batteria con alcuni accorgimenti utili.

 

Android: perché la batteria dura così poco?

Prima di prendere provvedimenti occorre individuare la causa della poca autonomia. Possiamo capire quali app sono responsabili del battery drain tramite Impostazioni>Batteria/Gestione batteria. Questa sezione offre la panoramica sul valore percentuale e numerico della carica spesa per il funzionamento.

Consumi eccessivi si possono identificare istantaneamente. A questo punto cancelliamo la cache: Se il trucco non funziona valutiamo la possibilità di scegliere le alternative Lite alle app comuni. Ottimo esempio è Facebook Lite, che riduce l’impatto energetico integrando anche l’app Messenger per i messaggi delle chat.

 

Ottimizzare le funzioni di sistema

Spesso la causa del battery drain eccessivo è proprio Android. Con alcuni trucchetti è possibile diminuire notevolmente lo spreco portando il telefono con carica parziale accettabile anche a tarda sera.

 

Sfondi e Temi

Utilizzare un Tema Scuro sui dispositivi con display OLED o AMOLED è un ottimo modo per ridurre i consumi. La presenza del nero significa pixel spenti e quindi meno energia richiesta per alimentare lo schermo. I puntini rimangono spenti richiedendo zero luce e zero energia.

 

Luminosità Display

Allo stesso modo occorre impostare adeguatamente timeout e luminosità del display per ottenere un corretto balance tra usabilità e consumi. Usare la luminosità automatica è un errore, così come impostare lo spegnimento dello schermo dopo 1 minuto ed oltre. Abbassano l’incide di luminosità manualmente tramite slider guadagneremo parecchie ore in più. Il nostro consiglio, inoltre, è quello di usare un timeout di 30 secondi al massimo, più che sufficienti per una consultazione ottimale delle informazioni.

 

Vibrazione

Avete idea di quanto costi la vibrazione del telefono in termini di energia? Molto più rispetto alla classica suoneria. Si può optare per la modalità silenziosa e l’suo del semplice LED di notifica (se presente). Se proprio non si vuole rinunciare agli alert sonori è bene scegliere la suoneria, sicuramente meno avida di risorse.

Vale la medesima considerazione per il feedback aptico, ossia quella vibrazione che si percepisce quando scriviamo qualcosa dalla tastiera. Si deve disattivare da Impostazioni>Avanzate>Lingua e inserimento impostando le preferenze su Disattiva. Il telefono consumerà molto meno. Provare per credere.

 

Connettività

I micrichip interni agli smartphone sono i maggiori responsabili dei consumi. Occorre calibrare opportunamente le scelte ottimizzando tutto anche attraverso delle utility di automazione. GPS, Bluetooth, NFC e WIFI potrebbero non essere necessari in alcune occasioni. La ricerca di un segnale o un dispositivo valido nelle vicinanze implica un enorme spreco di corrente. Disattiviamo i profili secondo necessità.

 

Modalità risparmio energetico Android

Ogni dispositivo dispone del sistema risparmio energetico. Viene utilizzato per diminuire la luminosità e la velocità del processore, modulando anche la risoluzione del pannello di visualizzazione. Passando da un profilo ad Alte Prestazioni ad una modalità Ottimizzata la differenza in termini di ore guadagnate è tangibile. Un piccolo sacrificio per avere maggiore durata della batteria.

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