Recensione Samsung Galaxy Watch Active

Samsung galaxy watch active

Oggi ci traverstiamo da sportivi per parlarvi di Samsung Galaxy Watch Active, uno smartwatch della casa coreana che ci ha stupito molto per eleganza e compattezza ma non per il suo sistema operativo. Troviamo a bordo l’OS Tizen che, sebbene non ci dispiaccia più di tanto, vi diremo in questa recensione il perché è il punto debole di Galaxy Watch Active.

Descrizione

Samsung galaxy watch active

Come avete capito nell’incipit, questo smartwatch Samsung ha un’estetica molto accattivante corredato da una scocca in alluminio e un display da 360×360 pixel che non teme l’esposizione alla luce diretta.

Galaxy Watch Active è uno smartwatch dall’anima fortemente vocata al fitness, anche se il design non lo da a vedere. Provare per credere con un outfit più casual. Il cinturino, infatti, ha quell’aspetto sportivo che a dirla tutta un po’ stona con l’eleganza del corpo. Il peso è molto contenuto nei suoi 25 grammi e al polso si tiene molto bene.

Samsung galaxy watch active

Sotto la scocca, a contatto con la pelle, troviamo il sensore per il rilevamento del battito. La batteria è da 230 mAh e non entusiasma troppo per la sua autonomia quando il GPS è attivo. La memoria RAM non raggiunge il Giga a supporto di un processore dual-core, tuttavia ci sono ben 4 GB di storage interno che fanno molto comodo per immagazzinare musica da Spotify. Purtroppo Galaxy Watch Active non ha lo speaker, quindi non dimenticate a casa le cuffie wireless per il vostro workout con colonna sonora.

 

Funzioni del software Tizen

Samsung galaxy watch active

Vi abbiamo anticipato che il software a bordo è il Tizen, sebbene ci si sarebbe aspettato il più prestante Google WearOS. Nulla da dire sulla profondità delle funzioni di questo sistema, però è un prodotto chiuso e non permette grosse modifiche o aggiornamenti speciali. Inoltre, non ci piace il dover configurare Tizen con un sacco di applicazioni per poterlo usare a pieno regime. Abbiamo perso troppo tempo tra Samsung Health, Wearable, Stavia. Perché non integrare le funzioni di monitoraggio e fitness già nell’OS? 

Valutiamo positivamente il tentativo di fornire tre tipi diversi di risposta ai messaggi provenienti dalle chat (ma è un disastro). A parte la risposta con messaggi preimpostati molto semplici, la dettatura vocale non riconosce bene le parole, ma il disastro si ha con il tastierino alfanumerico che appare sul display. Impossibile davvero scrivere un messaggio su uno schermo da 1,1”, che ne dite!!!??

Attenzione, infine, al touch screen perché è molto sensibile e recepisce anche dei tocchi inavvertitamente dati per distrazione.

 

Galaxy Watch Active eccelle nell’attività fisica

Samsung galaxy watch active

Non è uno sportwatch puro e, se ne cercate uno, andate sul sicuro prendendo un Garmin o un TomTom. Però Watch Active si comporta davvero molto bene, sia perché riconosce automaticamente se stiamo facendo attività fisica, e sia per le ricche impostazioni manuali per configurare il monitoraggio in base al tipo di workout che stiamo scegliendo.

Camminata, escursione, nuoto, ciclette, affondi, step, tapis roulant etc. etc. etc. Davvero non avrete che l’imbarazzo della scelta per specificare che tipo di attività fisica è in corso. Non manca anche un tool per rilassare la respirazione quando siamo sotto stress.

Conclusioni

In definitiva ci è piaciuto averlo al polso, un po’ meno nell’uso quotidiano. Perché è vero che è perfetto per l’attività fisica, ma la troppa eleganza ci porta a considerarlo troppo fragile per portarlo con noi ovunque. Il prezzo è molto onesto nei suoi 249 euro di listino e potete già trovarlo a meno su Amazon. Uno smartwatch che fa tutto come Galaxy Watch Active è ottimo se scende allo street price di 200 euro. Con Tizen a bordo è tutto sommato un’alternativa ai vari WearOS.

 

Articolo precedenteRealme X Lite ufficiale: display con notch a goccia e SoC Snapdragon 710
Articolo successivoHP, ecco il nuovo mouse gaming wireless ed il pad Qi per caricarlo