Sono già trascorsi 26 anni da quando i primi telefoni cellulari fecero la propria timida apparizione sul mercato, invenzione destinata ad avere un boom di vendite e consensi pressoché istantaneo.
Dai cellulari agli smartphone si è avuta un’evoluzione notevole nelle esigenze, nelle possibilità offerte e consequenzialmente anche nelle vendite. Quest’ultimo è il dato preso in considerazione da The Next Web, che ha creato un grafico volto a mostrare i primi 24 anni di vita (fino al 2017) dei telefoni mobili, prendendo in considerazione proprio l’andamento delle vendite nel corso del tempo in base all’azienda produttrice.
Dall’elaborazione grafica offerta, è risultato lampante come il primo periodo, corrispondente alla nascita e alla diffusione dei cellulari, sia stato dominato da due big indiscussi della telefonia: Motorola e Nokia. Essi si dividevano quasi equamente la maggior parte delle quote di mercato, mentre al di sotto vi erano altre aziende che sono state più delle “comete” nel campo della telefonia, e come tali non sono durate molto.
Un discorso a parte lo si deve fare per Samsung, che pur non avendo brillato durante i primi anni (non era neppure presente sul mercato fino al 1998), si è poi resa protagonista di uno sviluppo costante e in continua crescita nel corso degli anni, con un trend tendente sempre verso dati più positivi. La determinazione ha pagato, in seguito, conferendo a Samsung il primato assoluto nelle vendite nel 2017.
Fino al 2012, invece, era Nokia a farla da padrone. Altre aziende erano LG, Blackberry e Sony, che poi però sono andate ad occupare un ruolo sempre più marginale nel mercato, surclassati dall’avanzata di brand cinesi. E non si parla solo di Huawei o Xiaomi, attualmente telefoni dall’indiscutibile valore, ma anche di realtà da noi meno presenti, come Oppo e Vivo.
Il grafico termina nel 2017, vedendo al primo posto Samsung, al secondo Apple – che ha tolto anche la medaglia d’argento a Nokia a partire dal 2014 – e Huawei al terzo.
Un grafico molto interessante, che permette di analizzare l’andamento delle vendite nel tempo e constatare la continua evoluzione del settore.