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TIM, ecco come effettuare il recesso per evitare le rimodulazioni

Le rimodulazioni da parte dei vari operatori sono sempre più frequenti anche per gli utenti TIM. Per fortuna anche gli utenti hanno a propria disposizione uno strumento che li tutela. Si tratta del Codice delle Comunicazioni Elettroniche ed esattamente si fa riferimento all’art. 70, che si occupa dei modi per esercitare il  Diritto di Recesso.

Il comma 4 di tale articolo sottolinea come il cliente possa recedere dal contratto nel caso in cui non siano accettate le modifiche delle condizioni contrattuali sottoscritte con il fornitore di rete. Ovviamente il recesso in questo caso non prevede l’addebito da parte dell’operatore ne di penali ne dei costi di disattivazione.

Gli utenti possono recedere gratuitamente dal contratto entro il giorno antecedente all’avvio delle modifiche contrattuali. Per TIM è possibile compilare online il “Modulo di richiesta cessazione ed autocertificazione di possesso linea

“. Questa scelta comporterà la perdita del proprio numero di telefono.

Chi volesse effettuare l’invio dei documenti in forma privata, potrà scaricare lo stesso modulo allegando la copia della documentazione richiesta. Per inviare i file via email è necessario inserire l’indirizzo indicato nel modulo. Per effettuare l’invio del file tramite PEC è necessario inserire il seguente indirizzo: disattivazioni_clientiprivati@pec.telecomitalia.it. I documenti possono essere anche consegnati ai negozi TIM autorizzati.

Nel caso della presenza di un prodotto rateizzato legato alla permanenza con TIM, bisognerà compilare “Modulo di richiesta di esercizio diritto di recesso” e scegliere se continuare a pagare le restanti rate o saldare in una unica soluzione. Ovviamente non saranno addebitati gli ulteriori costi dovuti a penali per il mancato rispetto dei vincoli.

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Pubblicato da
Alessio Amoruso