Strade più sicure e meno morti per incidenti stradali. È questo l’intento che ha mosso il primo dirigente della Polstrada, Santo Puccia, a delineare un nuovo piano di sanzioni per chi non rispetti il divieto di armeggiare con telefoni o tablet mentre si è alla guida.

L’obiettivo è quello di scoraggiare un comportamento assolutamente deplorevole, che ad oggi purtroppo continua ad essere la prima causa di morte sulla strada. La disattenzione del conducente, la cui mente è rivolta verso il proprio device, porta molto spesso a distrazioni gravi, che mettono in pericolo l’incolumità degli automobilisti e dei passeggeri a bordo.

Nuova legge: cosa cambia rispetto al passato

La proposta presentata in Parlamento è molto chiara: l’inasprimento delle sanzioni, che includeranno il ritiro della patente e una multa fino a 1200 euro, potrebbe essere un efficace deterrente per sradicare queste malsane abitudini. Fino ad oggi, il ritiro della patente era previsto esclusivamente per chi si confermava recidivo nell’uso di un dispositivo alla guida. Grazie a questa nuova introduzione, invece, la sospensione sarà immediata e a questa si aggiungerà la multa ancor più salata che in passato.

A sostegno di questa nuova misura c’è una serie di fatti incontestabili, anche di natura statistica. Il rapporto Dekra sulla sicurezza stradale stima che il 75% degli automobilisti italiani utilizzino più o meno frequentemente il cellulare per scopi non strettamente legati all’attività di guida. Tra questi scopi, i più frequenti sono parlare al telefono, inviare messaggi in chat o addirittura condividere stati sui social. Un numero spaventosamente alto, che si spera di far scendere rapidamente con l’introduzione di queste nuove restrizioni.

Educazione alla sicurezza, ovvero come guidare senza correre pericoli

L’intento è anche quello di educare gli automobilisti (ma anche ciclisti e motociclisti, non estranei a questo atteggiamento pericoloso) all’utilizzo di auricolari e altri supporti che permettano l’interazione con il telefono senza dovervi prestare uno sguardo. In questo senso, utilissimi sono i software di riconoscimento e comando vocale installati sui nostri devices, da Siri a Google Assistant, che consentono l’esecuzione di compiti in maniera semplice e sicura.

Un altro aiuto, montato spesso di serie sulle nuove automobili, sta nella possibilità di collegare via bluetooth il proprio telefono all’impianto di amplificazione dell’auto, in maniera da poter telefonare e ricevere chiamate durante il viaggio ed evitare spiacevoli inconvenienti.

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