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Solo pochi giorni prima del suo debutto ufficiale, LG rilascia altri dettagli del G8 ThinQ. Sebbene avesse già rivelato che avrebbe utilizzato un sensore 3D per il dispositivo, ora sta rivelando maggiori dettagli su ciò che il sensore sarebbe in grado di fare. Oltre al riconoscimento del volto 3D e alle esperienze AR, quel sensore 3D sarà anche usato per il controllo dei gesti.

Come uno dei suoi primi annunci relativo alle caratteristiche del G8 ThinQ, LG annunciò che stava utilizzando Infineon, il sensore REAL3. Lo stesso sensore 3D è stato utilizzato da ASUS su ZenFone AR per scopi di realtà aumentata. Ora LG Innotek, l’azienda di semiconduttori dell’azienda, annuncia la produzione di massa del modulo per l’uso negli smartphone.

LG G8 ThinQ potrebbe fare il suo debutto al MWC 2019

Calcolando il tempo necessario affinchè la luce rimbalzi per colpire il sensore, il 3D ToF è in grado di misurare la distanza dell’oggetto e mapparlo nello spazio 3D. Questo particolare sensore consuma meno energia e ha una lunga portata in modo da poter rilevare oggetti anche a pochi centimetri di distanza. Naturalmente, questo lo rende ideale per cose come riconoscimento facciale, AR e movimento delle mani.

Quest’ultima è la chiave per la visione di LG di uno smartphone che può essere controllato anche quando è necessario indossare un guanto. Può anche essere utilizzato nei casi in cui l’utente deve tenere gli occhi sulla strada piuttosto che utilizzare il dito per toccare il dispositivo.

LG ritiene che il modulo di rilevamento 3D sia un’impresa redditizia e che espanderà quel particolare segmento della sua attività. Naturalmente, i primi frutti di quella produzione saranno visti su LG G8 ThinQ che potrebbe debuttare al MWC 2019.

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