Amazon Dash Button

Solo pochi giorni fa, più precisamente lo scorso 10 gennaio, un tribunale tedesco ha dichiarato che i Dash Button di Amazon violano le regole sulla protezione dei consumatori. Più precisamente, non forniscono sufficienti informazioni sul prodotto che viene ordinato, una volta premuto il bottone.

Per chi non li conoscesse, i Dash Button assomigliano a delle piccole chiavette USB e, una volta cliccato il bottone, la piattaforma invierà automaticamente il prodotto in questione a casa del consumatore. Esistono tantissimi Dash Button, dedicati ad altrettanti prodotti, lo scopo è quello di velocizzare l’ordine di un prodotto che si acquista molto spesso.

 

Amazon Dash Button sotto accusa in Germania

I Dash Button sono molto utili per acquistare uno specifico prodotto, basta configurare e posizionare la chiavetta e, una volta che il prodotto a cui è appoggiato sta finendo, basta cliccare il pulsante per riceverlo a casa senza ulteriori passaggi. Secondo quanto riportato da Reuters, per il tribunale tedesco, questi dispositivi non forniscono abbastanza informazioni sul prodotto.

La carenza di informazioni viola le regole tedesche che tutelano il consumatore. Infatti in Germania, le leggi affermano che gli acquirenti hanno tutto il diritto di conoscere il prezzo che pagano al momento dell’acquisto, cosa non possibile con il Dash Button, non avendo schermi su cui mostrarlo. Il responsabile del settore dei consumatori, Wolfgang Schuldzinski ha affermato: “Siamo sempre aperti all’innovazione ma se l’innovazione significa che il consumatore è messo in una posizione di svantaggio e il confronto dei prezzi è reso difficile, allora la combattiamo

Il colosso di Seattle ha voluto rispondere alla sentenza commentando a The Verge: “La decisione non è solo contro l’innovazione, ma impedisce anche ai clienti di fare una scelta informata per se stessi se un servizio come dash button. Siamo convinti che il pulsante dash e l’app corrispondente siano in linea con la legislazione tedesca. Pertanto, faremo appello“.

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