Il 5G introdurrà importanti novità nella vita delle persone. Grazie alle reti di quinta generazione, infatti, non solo i dispositivi saranno in grado di navigare a velocità mai raggiunte prima e a bassissima latenza, ma si potranno anche realizzare progetti che fino a qualche anno fa sembravano essere roba da film, come le Smart City e le Smart Home, l’Internet of Things e le auto connesse.

Eppure, il passaggio al 5G spingerà gli italiani a sostenere nuove spese, forse anche piuttosto care. Per navigare alla velocità del 5G, infatti, sarà necessario acquistare un nuovo smartphone che supporti le reti di quinta generazioni e che quindi monti chip e modem specifici, motivo per cui il prezzo di listino potrebbe essere più alto rispetto a quelli ai quali siamo stati abituati. Ma il 5G costringerà gli italiani ad acquistare anche un nuovo televisore, o quanto meno un nuovo decoder. Questo perché, a partire dal 2020, inizierà lo switch off della trasmissione delle reti televisive sulla frequenza a 700 MHz propria del 5G, e si passerà pertanto al DVB-T2.

DVB-T2: necessario acquisto di un nuovo televisore o di un nuovo decoder

Tra il 2020 e il 30 Giugno 2022, tutti i canali televisivi passeranno al nuovo digitale terrestre. Per poter guardare la televisione, dunque, sarà necessario acquistare un nuovo prodotto che sia in grado di supportare le trasmissioni nel formato DVB-T2 o quanto meno acquistare un nuovo decoder. Questo perché i televisori che non sono stati acquistati di recente non montano il tuner specifico compatibile con i nuovi standard. A partire dal 1 Gennaio 2019, però, è entrato in vigore il bonus decoder dal valore di 25 euro da applicare sull’acquisto di una nuova TV o di un nuovo decoder, e poter in questo modo prepararsi allo switch off definitivo.

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