Era il luglio 2012 quando abbiamo accolto nelle nostre case il digitale terrestre, un nuovo modo di concepire la televisione e l’intrattenimento. Con l’avvento del digitale terrestre sono entrate nelle nostre case anche notevoli novità.
Abbiamo detto addio alla limitatezza del numero dei canali disponibili, specialmente per chi non utilizzava un abbonamento con servizi quali Sky o Mediaset Premium, e ci è stata regalata una moltitudine di canali e di programmi che spaziavano, e lo fanno tutt’ora, da un argomento all’altro, in modo tale da accontentare tutti i gusti delle persone.
Tutto questo però sta per cambiare. O almeno questa situazione si può dire che subirà un cambiamento parziale. Questo perché nel giro di pochi anni saremmo costretti a modificare la nostra esperienza con il digitale terrestre attraverso la sostituzione del decoder.
DVB T2: i clienti RAI e Mediaset dovranno adattarsi
Partiamo da principio. A cambiare, per prima cosa, è proprio il nome del digitale terrestre, che assumerà il nome di DVB T2. Perché e da chi è stato consentito l’avvento del nuove digitale terrestre? Ovviamente è stato il governo che ha deciso questo, grazie alla legge di bilancio che prevede nell’articolo 89 un “uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia 5G”.
E in effetti è proprio questo il cuore del discorso in merito all’arrivo del nuovo digitale terrestre. Infatti il DVB T2 avrà la copertura della banda a 700 Mhz, che riguarderanno i broadcast televisivi, fino ad arrivare agli operatori a banda larga mobile.
DVB T2: lo standard che cambia il modo di guardare la TV
Per semplificare un po’, e per meglio spiegare alle persone che non hanno capito bene, si può dire molto semplicemente che ci sarà un passaggio verso una nuova banda di copertura differente da quella che viene utilizzata oggi dai nostri decoder che abbiamo a casa nostra. Inoltre è giusto evidenziare che ci sarà un ulteriore cambiamento, forse ancora più importante rispetto a quello di un semplice cambio di copertura.
Infatti la nuova banda che arriverà tra qualche anno sarà messa a disposizione dei vari operatori telefonici in modo tale da favorire lo sviluppo di reti di comunicazione sempre più veloci e, naturalmente senza l’ausilio di fili. Questi importanti e considerevoli cambiamenti comporteranno inevitabilmente l’inizio di una operazione di adeguamento da parte nostra. Quindi cosa bisogna fare?
Innanzitutto è bene precisare che il cambiamento descritto qui sopra non sarà repentino ed imminente, quindi non è il caso di preoccuparsi eccessivamente se, nel giro dei prossimi mesi, non si è in grado di fare gli acquisti necessari per questo nuovo digitale terrestre. Infatti il nuovo digitale terrestre verrà acceso nel luglio del 2022, quindi di tempo ce n’è, ed è anche tanto.
In realtà si tratterà di un processo graduale. Alcuni canali cominceranno a passare al nuovo digitale terrestre già prima, alcuni pensano già dal 2020, e questo processo graduale si concluderà proprio il 30 giugno del 2022.
Cosa occorre fare dunque? E’ molto semplice. Occorre prima di tutto acquistare il nuovo decoder e poi confrontarlo con il vostro televisore per constatare che supporti o meno il tipo di immagine che è in grado di offrire. Nel caso in cui il televisore non si rivelasse adeguato, basterà semplicemente acquistarne un altro, magari uno con il nuovo decoder incorporato.