Smartphone, come sono cambiati gli equilibri
Smartphone, come sono cambiati gli equilibri

Tutti i mercati sono in continua evoluzione e quello degli smartphone non fa eccezioni. Certe compagnie che erano al top anni fa sono diventate solo l’ombra di loro stesse mentre altre sono cresciute prendendo il loro posto. Ne sono nate anche di nuove nel frattempo, ovviamente non tutte sono riuscite a farsi spazio, ma qualcuna si.

I dati raccolti da Statista mostrano una chiara evoluzione di tale mercato. Il dato più sorprendente di tutti, anche se può essere un affermazione opinabile, è il baratro in cui è andata incontro Nokia. Nel primo trimestre del 2010 era il primo produttore di smartphone al mondo con circa il 38,8%. A quei tempi Apple era terza con un 15,7% e BlackBerry, sotto il nome RIM, era seconda con 19,1%.

 

L’ascesa di Samsung e delle compagnie cinesi

Da allora però, per la compagnia finlandese e quella canadese, le cose sono andate sempre peggio. Ad ogni trimestre hanno perso fette importanti di mercato tanto che nel dal 2012 vengono considerate insieme alla miriade di piccole compagnie esistenti. A proposito delle “altre”, a sottolineare quante società nascevano, il numero delle vendite di quest’ultime è aumentato sempre di più, ma nessuna si è mai distinta particolarmente in fatto di numeri.

Sempre dall‘ultimo trimestre del 2009, una certa Samsung ha iniziato a farsi spazio nel mercato degli smartphone. Da un 3,3% si è passati al 32,5% del terzo trimestre del 2013 per poi salire e scendere, ma sempre rimanendo il primo produttore, tranne per un solo periodo. Nell’ultimo quadrimestre del 2016 Apple l’ha superata, 18,2% rispetto ai 18% dei sudcoreani. In ogni caso la compagnia della mela ha sempre viaggiato sui soliti numeri, vedendo il suo picco massimo gli ultimi mesi del 2011 e i primi del 2012, con un 23%.

Un altro dato importante è quello relativo alle compagnie cinesi. La comparsa, con numeri degni di nota, di Huawei risale al quarto trimestre del 2011 con un 3,3%. Numeri che hanno oscillato poco negli anni almeno fino alla fine del 2016 quando ha superato la soglia del 10% consolidando comunque la sua posizione da terzo produttore di smartphone. Nei primi tre mesi di quest’anno troviamo il record con un 11,8%.

Un’altra società cinese degna di nota è Xiaomi da fine 2013 è pian piano cresciuta fino a diventare la quarta produttrice con il suo 8,4%.

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