Carta di identità elettronica impronteLa Carta di identità così come oggi la conosciamo si presenta in formato cartaceo classico o tutt’al più sotto forma di tessera elettronica ove si riportano gli estremi di identificazione. Ciononostante si tratta pur sempre di soluzione in cui la sicurezza svolge un ruolo marginale. Ed ecco l’idea.

Si pensa a portare l’integrazione dei dati biometrici direttamente sulla carta di identità.  Non sarà impossibile quindi vedere nuove soluzioni in cui accanto a nome e cognome figurino anche le impronte digitali, allo stesso modo di quanto già avviene per i passaporti.

Carta di identità più sicura

Il 14 dicembre 2017 i presidenti del Parlamento europeo, la presidenza di turno del Consiglio e la Commissione europea hanno firmato congiuntamente una dichiarazione su quelle che saranno le priorità legislative dell’UE per il periodo 2018-2019. Tra queste vi è un’iniziativa che riguarda i nuovi sistemi di sicurezza per la carta di identità. Lo scopo è quello di ridurre al minimo la possibilità di utilizzo di documenti falsi, che terroristi e criminali possono utilizzare per entrare e spostarsi nell’UE.

Secondo quanto ascritto pare che la carta di identità si porrà all’attenzione di queste nuove contromisure di sicurezza per tutti i cittadini con età superiore a 12 anni. Si prevederanno non soltanto apposizioni di foto ma anche impronte digitali che troveranno posto in un microchip inserito nel documento.

Documenti non conformi alle nuove direttive verranno progressivamente eliminati entro 5 anni e quelle meno sicure entro due anni. La misura al momento non obbliga tutti i Paesi del’UE all’adozione ma aggiorna comunque i requisiti di sicurezza richiesti e disciplina altri elementi delle carte di identità nazionali.

Allo stesso modo, la Commissione ha proposto nuove normative che miglioreranno l’attività d’indagine degli organi di Polizia garantendo un più immediato riscontro sui dati rispetto ad un passato che ha conosciuto un prolungamento dei tempi di gestione delle richieste. Una misura che unitamente alla nuova applicazione You Pol posta ora nelle mani del cittadino consentirà di gestire più rapidamente controlli e richieste.

Il tutto, ovviamente, nel rispetto di quelli che sono i nuovi requisiti imposti dalla legge sulla protezione dei dati personali e la carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Che ve ne pare di questa nuova soluzione?

Articolo precedenteApple MacBook Air aggiornato è in ritardo, arriverà forse in autunno
Articolo successivoMediaset Premium: gli sconti non conoscono confini, gli abbonamenti costano il 70% in meno