All’inizio di questa settimana Instagram ha lanciato “Focus”, la risposta della società sui cosiddetti effetti bokeh o la modalità verticale. Ora, secondo alcune fonti trapelate sul web, Google Duo potrebbe presto entrare a far parte delle App in grado di offrire la propria modalità ritratto nativa.

Il rapporto menziona inoltre che un teardown dell’ultima versione di Google Duo (v32) ha rivelato che Google potrebbe svelare il cosiddetto effetto “Drishti”. Il ‘Drishti’ è un nome sanscrito che starebbe ad indicare un nuovo effetto bokeh. Tuttavia, si dice che la nuova funzione mantenga l’attenzione sul soggetto mentre effettua o riceve una videochiamata, sfumando lo sfondo.

Le stringhe di codice rilevate nell’ultimo APK di Google Duo suggeriscono che una scheda dedicata per la modalità è stata aggiunta al layout dei controlli video. Tuttavia, la funzione deve ancora essere pubblicata. Poiché la nuova scheda è già stata aggiunta all’applicazione, possiamo aspettarci che la modalità ritratto nativa possa essere disponibile per l’app Google Duo nei prossimi giorni.

Inoltre, il rapporto indica che l’ultima versione di Google Duo è accompagnata da una nuova funzione. Quest’ultima consente agli utenti di esportare la cronologia delle chiamate. Inoltre, al momento non è presente una nuova interfaccia utente nell’app che faciliti l’utilizzo di questa funzione. Gli utenti dovranno utilizzare un comando tramite ADB per avviarlo.

Google sarebbe pronta ad introdurre la modalità Ritratto nativa sull’ App Duo

 

Il teardown ha inoltre rivelato che il colosso di Mountain View starebbe lavorando su un supporto rotazionale per le videochiamate su Duo. Dovrebbe trattarsi di una funzione decisamente utile in quanto, al momento il servizio si blocca in modalità verticale durante una videochiamata.

La nuova versione di Google Duo, la 31 consentirà ad un utente di aggiungere il proprio account Google durante l’installazione anziché fornire il numero di telefono. Anche per la versione più recente di Google Duo, non sarà necessario inserire il numero di telefono necessario per la registrazione. Ciò indica che l’app potrebbe essere disponibile anche per altri dispositivi.

FONTEgizbot
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