5g tim, wind, tre, vodafone

Le cose sono cambiate parecchio: dal primo telefono cellulare alla connessione 4G, fino alla più nuova rete in 5G. L’arrivo del 5G significherà, ad esempio, che potremmo scaricare un film in pochissimi secondi. E’ certo vero che ancora  reti 5G sono ancora molto acerbe, e che le autorità non hanno ancora definito alcuno standard a riguardo.

La prima fase di sperimentazione ha preso via già da Marzo 2015 con test in città come: Milano, Prato, l’Aquila, Bari, Matera e Torino. In particolar modo le varie aziende telefoniche hanno fatto sapere che: Open Fiber e Wind Tre opereranno su Prato e L’Aquila mentre Vodafone su MilanoTim, Fastweb e Huawei opereranno su Bari e Matera.

Il 5G sarà pronto per il debutto su larga scala in Italia a partire dalla fine del 2020, a distanza di 10 anni dal debutto del 4G (2010)e  nei prossimi mesi continueranno i test su altre città italiane per vedere se il tutto sarà possibile.

Ma cosa significa 5G? Innanzitutto 5G è l’acronimo di Fifth Generation, ovvero “quinta generazione” con cui si indicano le tecnologie e gli standard che seguono il 4G che permettono quindi prestazioni e velocità superiori.

5G, l’evoluzione del 4G di Tim, Wind, Tre e Vodafone

Il 5G potrebbe essere fino a 1000 volte più veloce del 4G,sfruttando  al massimo i servizi di streaming online e di navigare, senza rallentamenti, con i propri dispositivi mobili.

Va detto che il 4G non scomparirà, ma continuerà ad esistere insieme al 5G. Dove arriverà per primo il 5G? Non sarà sicuramente l’Italia, ma bisogna spostarsi in Nord Europa o   in Oriente, infatti non solo la Corea e il Giappone, ma anche il Regno Unito e la Germania hanno fatto grande promesse ai residenti, siglando un’accordo con la Corea del Sud per uno sviluppo congiunto.Con il 5G si potranno anche risolvere i problemi di compatibilità internazionale.

Ma quanto si consumerà con l’arrivo del 5G? E come cambieranno gli abbonamenti telefonici?da qui al 2021 il volume del traffico da smartphone in Europa e Nord America crescerà di 6 volte e oscillerà tra i 18 e i 22 Gb al mese, trainato soprattutto dalla fruizione di contenuti video da dispositivo mobile, che entro il 2021 costituiranno il 70% del totale del traffico dati.

Se pensiamo ad oggi che Youtube rappresenta il 70% di tutto il traffico video, i numeri sono sconcertanti. Per quanto riguarda come cambieranno gli abbonamenti, ancora non ci sono dati e numeri concreti, sicuramente le aziende sono interessate a far evidenziare l’aumento di velocità di navigazione e dunque si dovrebbero indirizzare verso delle promozioni che consentano più Gigabyte di internet per permettere una maggiore connessione, e probabilmente meno SMS e chiamate. Ma al momento stanno continuando le sperimentazioni.

 

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