Sky vs Netflix? Non più dopo il nuovo accordoTutti conosciamo Sky e, nel nostro paese, la contrapposizione più immediata da fare è sicuramente con Mediaset Premium, gestita dal gruppo omonimo. Sky, oltre a dare tramite abbonamento la possibilità di vedere canali non visibili tramite il digitale terrestre normale, negli ultimi anni ha ampliato il proprio pacchetto dando ai clienti un decoder on demand, con cui vedere i propri film e serie tv preferite e anche di registrarli.

Ebbene, già da qualche anno, ha preso piede anche nel nostro paese Netflix, azienda nata ben 20 anni fa con attività di noleggio film e videogiochi. Da 9 anni, però, la società ha avviato il proprio servizio di streaming on demand che nel corso del tempo ha reso possibile l’affermazione del marchio come leader nel proprio settore, prima in America e poi nel resto del mondo.

L’accordo tra le due società quindi viene incontro alla scelta degli ultimi mesi da parte di Sky, che aveva annunciato la nuova piattaforma Sky Q. Il tutto porterà ad un aumento della scelta di serie tv e film per gli utenti.

Secondo quanto annunciato da Sky, questa partnership sarà valida sia per i nuovi clienti sia per chi già possiede un abbonamento e Netflix sarà fruibile tramite un’app specifica sulla piattaforma già annunciata Sky Q.

Le due aziende, ovviamente, si dicono molto entusiaste di aver raggiunto questo accordo che permetterà da una parte a Netflix di aprirsi ancora di più ad una moltitudine di pubblico appartenente a Sky che fino ad ora non aveva un abbonamento al servizio di streaming e dall’altra permette di consolidare il posto di leader di Sky, fornendo un servizio extra di intrattenimento.

Questa partnership, secondo ulteriori notizie, dovrebbe consentire ai clienti di Netflix di modificare il proprio account in un pacchetto di Sky TV. Sky inoltre prevede di estendere tale accordo anche a tutti coloro che non hanno un abbonamento attivo, fornendo un app standalone sulla piattaforma streaming di NOW TV.

L’accordo dovrebbe partire durante il prossimo anno, prima nel Regno Unito e successivamente in altri paesi europei, come l’Italia. Durante questi annunci però non sono state fornite notizie su eventuali modifiche di prezzo, quindi non ci resta che attendere il prossimo anno per avere altre novità.

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