Dopo mesi di lotte da parte dell’AGCOM, finalmente è arrivata la notizia che tutti i consumatori desideravano da tanto tempo. Finalmente, possiamo dire con certezza che la fatturazione delle bollette di telefono, internet e paytv torna ad essere mensile.

Questo tema è inserito all’interno del Decreto Legge 16 ottobre 2017, n.148 (definito decreto fiscale), ed è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.284 del 5 dicembre 2017.

Tra le varie misure previste dalla legge, c’è anche quella legata alla fatturazione di 28 giorni. Il Governo ha dato il via libera alla fatturazione con cadenza mensile per le bollette telefoniche e paytv. Le varie compagnie di telecomunicazioni, avranno 120 giorni per adeguarsi alla legge, per non andare in contro a delle sanzioni salate che vanno da un minimo di 240mila Euro ad un massimo di 5 milioni con l’obbligo di rimborso accordato pari a 50 Euro più 1 Euro per ogni giorno di ritardo.

Sarà l’AGCOM a controllare gli operatori telefonici per vedere se rispetteranno o meno la nuova norma emanata.

La vicenda della fatturazione a 28 giorni

Tutto ebbe inizio, quando le varie compagnie telefoniche hanno cominciato a modificare la regolarità nell’invio delle bollette, passando da 30 giorni a 28. Quindi, sostanzialmente le mensilità non erano più 12, ma bensì 13, comportando agli utenti un aumento del costo annuo pari all’8,5%.

Successivamente, entrò in questa vicenda l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che intervenne con una delibera, la quale prevedeva per la telefonia fissa una fatturazione mensile, mentre per la telefonia mobile non poteva essere inferiore ai 28 giorni. Inoltre, aveva fissato un termine di 90 giorni, per dare la possibilità ai vari operatori telefonici di adeguarsi a questa nuova regola.

Naturalmente, questa delibera fu ignorata e violata da parte delle compagnie telefoniche, le quali hanno continuato ad inviare le bollette con cadenza ogni 28 giorni, andando in contro anche a delle pesanti sanzioni da parte dell’AGCOM.

A questo punto, la palla passò in mano al Governo, dove ci furono numerose consultazioni da ambo le parti per trovare un punto d’incontro, finché non si arrivò al giorno del 14 novembre, dove la commissione Bilancio del Senato diede il via libera all’emendamento della fatturazione mensile o multipli del mese per tutte le compagnie telefoniche, paytv e internet.

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