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AirBnb nel giro di poco tempo si è imposto come uno dei servizi più amati da tutti coloro che amano viaggiare, visitare città d’arte o semplicemente trascorrere un po’ di vacanza. Il meccanismo del portale è molto semplice. Io, cittadino comune, metto a disposizione la mia casa (o una stanza) non utilizzata ed apro le sue porte a sconosciuti che, pagando, ottengono un letto low cost dove riposare la notte.

Pericolo privacy e telecamere nascoste su AirBnb

AirBnb ha avuto un successo clamoroso nel corso di questi mesi, tanto da penalizzare vistosamente il commercio delle grandi catene alberghiere.

Nelle ultime settimane però il portale è stato al centro della cronaca per motivi ben poco lusinghieri. In Florida (per la precisione a Longboat Key) lo scorso mese è andato in scena un episodio che ha dell’inquietante: una coppia di coniugi ha trovato all’interno dell’appartamento “fittato” su AirBnb delle telecamere nascoste. Le camere erano state precisamente occultate all’interno dei segnalatori di fumo.

Non si sa precisamente il motivo per cui l’affittuario abbia lasciato tali dispositivi accesi. Quel che è certo è la violazione della privacy che gli è valsa l’arresto. AirBnb si è subito scusata della vicenza con i suoi milioni di clienti, nonostante questo episodio non fosse il primo di genere.

Nel passato eventi del genere si sono ripetuti in tutte le parti del globo in cui è attivo il servizio. La domanda quindi è semplice: con AirBnb è in gioco la nostra privacy?

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