dr-fone_

Ottenere i permessi di ROOT offre all’utente infinite possibilità di gestione del proprio device. Con il software Dr. Fone – Android ROOT, è possibile compiere questa operazione in pochi minuti. Funziona per la maggior parte degli attuali dispositivi mobile.

Dr. Fone – Android ROOT, guida passo passo all’utilizzo

ATTENZIONE: l’ottenimento dei permessi di ROOT comporta la possibile perdita di garanzia sulla gran parte dei dispositivi in commercio. Informarsi bene a riguardo del proprio, prima di procedere.

Per utilizzare il software non è necessario dotarsi di particolari strumenti. Tutto quello che serve è unicamente un il software di Dr Fone (scaricabile qui), un PC, il cavetto del vostro dispositivo ed il device stesso.

guida-1

Dopo aver scaricato ed installato il software potrete scegliere se utilizzare la versione di prova oppure acquistare la licenza. Una volta avviato, avrete davanti tutta la suite di programmi, dedicati ad Android, di Wondershare. Per il nostro obiettivo sarà sufficiente scendere fino ad “Altri Strumenti” (in basso a sinistra) e scegliere “Android ROOT”. Prima di questo step, dovrete attaccare lo smartphone al PC e seguire le istruzioni. Fondamentale è attivare il debug USB dalle opzioni sviluppatore del vostro terminale.

guida-2

Il software, dopo aver installato i driver necessari se assenti, analizzerà il tipo di device collegato per capire se l’operazione di ottenimento dei permessi di ROOT è fattibile. Se l’esito del controllo è positivo, in pochi secondi il vostro terminale sarà abilitato ai permessi di amministratore e potrete gestirli al meglio. Ovviamente, vi ricordiamo sempre che l’utilizzo improprio o non consapevole di queste procedure potrebbe rovinare irrimediabilmente il vostro dispositivo.guida-3

Dopo l’ottenimento dei permessi, su vostro smartphone saranno installati in automatico 3 software. Uno è “Super User“, fondamentale per gestire i le varie autorizzazioni da amministratore. Le altre due, sono proprietarie di Wondershare e – se non le riterrete utili – potrete eliminarle senza alcun rischio. Un software bene fatto, che ci ha permesso di ottenere i permessi di ROOT sul Samsung Galaxy Fame Lite utilizzato per il test.

Articolo precedenteYouTube finalmente supporterà i video in HDR
Articolo successivoVtin, lo speaker impermeabile Bluetooth – Recensione