La cybersecurity è un tema fortemente dibattuto. Sono sempre più diffusi pericoli online che minano la sicurezza degli utenti. A tal proposito, è emerso un dato preoccupante per l’Italia. Secondo quanto emerso la nostra penisola si posiziona in cima alla classifica europea per il maggior numero di tentativi di truffa da “impersonation”. Una pratica fraudolenta in cui il criminale si spaccia per rappresentante di banca, polizia o corriere con l’obiettivo di sottrarre dati sensibili alle vittime. Tale tendenza emerge chiaramente da un’analisi condotta dal team Trust & Safety di N26. Una banca online che monitora, in tempo reale, l’andamento delle frodi online. Rispetto ad altri Paesi come Francia e Spagna, l’Italia registra un’incidenza di tentativi di impersonation più elevata.
In Italia aumentano i tentativi di truffa
Tale dinamica si basa sulla fiducia che le persone ripongono negli enti istituzionali e finanziari. Il truffatore si presenta come una figura autorevole, spingendo la vittima a compiere azioni rapide e senza riflettere. Come rivelare PIN, password e altri dati personali. Il senso di urgenza creato è uno degli aspetti chiave del raggiro. Quest’ultimo mira a sorprendere la vittima per evitare che possa accorgersi della truffa.
Secondo i dati raccolti da N26, nell’ultimo anno l’83% degli italiani che hanno subito tali truffe è stata contattato tramite SMS. Una percentuale leggermente superiore a quella rilevata in Spagna (82%). In Francia, invece, il metodo più utilizzato è la telefonata, che rappresenta il 75% dei casi. In Italia, al contrario, le chiamate telefoniche rappresentano solo il 15% dei contatti iniziali. Mentre in Germania si attestano al 19% e in Spagna al 10%. Per quanto riguarda le e-mail sono più frequentemente usate in Germania, con una quota del 26%. In Italia, le fasce d’età più colpite da tali truffe sono quelle comprese tra i 35 e i 39 anni (16%). Seguite da quelle tra i 30 e i 34 anni (13%). E tra i 25 e i 29 anni (10%). Per il genere, la maggioranza delle vittime è di sesso maschile, con quasi il 70% degli attacchi online.
Per difendersi da questi raggiri, N26 ha suggerito alcune semplici, ma efficaci precauzioni. In primo luogo, bisogna diffidare di qualsiasi chiamata improvvisa. Le banche affidabili comunicano esclusivamente tramite canali sicuri e solo previo appuntamento. È fondamentale evitare di cliccare su link sospetti ricevuti via SMS o e-mail. O anche accedere a siti non verificati. È importante ricordare che i dati riservati non vengono mai richiesti fuori da app ufficiali. Infine, è utile prendersi il tempo necessario per verificare l’autenticità del mittente.