Microsoft ha avviato una serie di nuovi licenziamenti. Quest’ultimi sembrano segnare un cambio di rotta nella sua gestione delle risorse umane. L’azienda ha notificato alle autorità l’intenzione di tagliare altri 305 posti di lavoro. Come richiesto dalla normativa statunitense che obbliga le grandi imprese a presentare un modulo WARN (Worker Adjustment and Retraining Notification). Quest’ultima richiede che prima di effettuare licenziamenti su larga scala. Anche se il numero in sé può sembrare contenuto, soprattutto se confrontato con il totale della forza lavoro globale di Microsoft (oltre 228.000 dipendenti). Il segnale, però, è comunque indicativo.
Microsoft: avviati nuovi licenziamenti
Solo nel mese di maggio la società di Redmond ha già interrotto i rapporti con più di 6.000 lavoratori. Una cifra che include anche un precedente taglio pari al 3% del personale complessivo. Si tratta, dunque, di un andamento coerente con una strategia più ampia, in corso ormai da diversi trimestri.
Un aspetto rilevante è che, pur in presenza di una simile razionalizzazione dell’organico, le performance economiche dell’azienda rimangono robuste. Microsoft ha, infatti, registrato risultati eccellenti nell’ultimo trimestre. Con ricavi superiori ai 70 miliardi di dollari, trainati in particolare dal settore cloud, che continua a crescere a ritmi sostenuti. Ciò fa pensare che i tagli non siano dovuti a difficoltà economiche, ma piuttosto a un riposizionamento strategico.
Secondo un portavoce dell’azienda, infatti, l’obiettivo di tali trasformazioni è posizionare al meglio Microsoft in un contesto di mercato che cambia con rapidità. Il riferimento implicito è anche all’ascesa dell’intelligenza artificiale. Un settore in cui Microsoft sta investendo in modo massiccio e che sta modificando in profondità le modalità operative delle aziende tech. Oltre alle aspettative dei clienti. Microsoft, come altri colossi del settore, sta quindi cercando di riportare l’equilibrio, anche a costo di dolorose ristrutturazioni. Non resta che attendere e scoprire dove arriverà la strategia di riorganizzazione di Microsoft. E se è possibile attendersi ulteriori licenziamenti in un prossimo futuro.