ClearSpace: nuove opzioni di pulizia per le orbite

Stanno per arrivare novità interessanti presentate da ClearSpace per ripulire l'orbita terrestre. Ecco come funziona.

ClearSpace

Il problema dei detriti spaziali in orbita bassa terrestre rappresenta un pericolo crescente. In risposta a tale urgenza, la startup svizzera ClearSpace, affiancata da una rete internazionale di partner, ha compiuto un importante passo avanti. Con lo scopo di sviluppare tecnologie all’avanguardia per la gestione attiva dei rifiuti spaziali. L’iniziativa fa parte nel programma Active Debris Removal (ADR). Promosso dalla UK Space Agency. Ha l’obiettivo di rendere più sostenibili le attività spaziali. Nella fase più recente del progetto, ClearSpace ha concentrato i propri sforzi sulla validazione di alcuni elementi tecnici fondamentali. Tra cui spicca il successo nei test di robustezza del sistema robotico destinato a catturare e rimuovere detriti orbitali. ClearSpace, con sede anche nel Regno Unito, è una delle principali candidate per ottenere un contratto mirato alla rimozione di due satelliti fuori uso entro il 2026.

ClearSpace impegnata nella rimozione dei detriti nello spazio

Le simulazioni hanno incluso prove di resistenza alle sollecitazioni tipiche del lancio spaziale. Ed anche l’impiego di emulatori hardware per riprodurre scenari realistici di avvicinamento a satelliti non funzionanti. Cruciali anche i risultati ottenuti nel campo della visione artificiale. Ciò grazie a sofisticati algoritmi di rilevamento e tracciamento dei detriti.

Oltre agli aspetti ingegneristici, ClearSpace ha fornito valutazioni programmatiche dettagliate. Utili per pianificare le future missioni operative. Il progetto ha quindi una duplice funzione. Da un lato abbattere i rischi tecnologici, dall’altro porre le basi per una capacità industriale autonoma nel Regno Unito. Il progetto CLEAR, secondo il direttore generale di ClearSpace UK Rory Holmes, è un banco di prova decisivo per tale scenario. Tra i partner internazionali ci sono Critical Software (Portogallo), Indra-Deimos (Spagna), Plextek (UK) e Spirit AeroSystems (USA).

Con il consolidarsi di tali capacità, il Regno Unito punta a diventare un attore chiave nel nascente mercato dei servizi in orbita. Ciò aprendo la strada a una nuova era di sostenibilità nello spazio. Un fattore particolarmente importante, soprattutto con l’espansione della presenza umana nello spazio.

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