Volvo Cars
Volvo Cars ha annunciato un piano per ridurre i costi operativi di circa 1,87 miliardi di euro, in risposta al rallentamento della domanda globale e alle pressioni sui margini nel settore automobilistico. La decisione coinvolgerà l’intera organizzazione e sarà attuata nel corso dei prossimi anni.
Ristrutturazione per affrontare il rallentamento del mercato
La casa automobilistica svedese ha comunicato di voler razionalizzare le spese e migliorare l’efficienza operativa, in un contesto economico caratterizzato da crescita debole, inflazione persistente e aumento della concorrenza nei veicoli elettrici. Il piano prevede una riduzione graduale dei costi pari a 20 miliardi di corone svedesi, equivalenti a circa 1,87 miliardi di euro.
Volvo ha specificato che i tagli non si concentreranno esclusivamente sul personale, ma riguarderanno tutte le aree aziendali, comprese forniture, produzione, logistica, spese generali e sviluppo tecnologico.
Pur non indicando cifre precise, Volvo ha riconosciuto che il piano potrebbe portare a una riduzione del personale, nell’ambito di una più ampia revisione organizzativa. L’azienda impiega attualmente circa 43.000 dipendenti nel mondo, e non ha escluso che una parte di questi possa essere interessata da esuberi o riconversioni di ruolo. Il processo sarà accompagnato da un dialogo con le rappresentanze sindacali e si svilupperà nei prossimi trimestri, con una prima fase di implementazione prevista entro la fine del 2025.
Alla base della decisione c’è una crescente pressione sui margini di profitto, in particolare nel segmento dei veicoli elettrici. Volvo sta investendo pesantemente nell’elettrificazione della gamma, con l’obiettivo di diventare un produttore 100% elettrico entro il 2030, ma i costi di produzione elevati e il rallentamento della domanda in alcuni mercati stanno mettendo a dura prova la sostenibilità finanziaria.
Il CEO Jim Rowan ha dichiarato che è necessario adattare la struttura aziendale alla nuova realtà del mercato, senza compromettere l’impegno verso la transizione elettrica. L’azienda continuerà a puntare su modelli a batteria come EX30 ed EX90, ma con un’attenzione maggiore all’efficienza industriale.
Il piano di risparmio include una valutazione delle catene di fornitura, con l’obiettivo di ridurre i costi di approvvigionamento e razionalizzare i rapporti con i fornitori. Volvo potrebbe decidere di ottimizzare la produzione in alcune sedi e rivedere i programmi di investimento in nuove infrastrutture o tecnologie.
L’obiettivo è creare una struttura più agile e reattiva, in grado di sostenere i volumi previsti nei prossimi anni senza aumentare i costi fissi. La casa svedese non ha fornito indicazioni su eventuali chiusure di stabilimenti.