Apple si avvicina sempre di più alla politica e lo fa tramite il nuovo presidente Trump, con il quale c’è un piano di investimenti da ben 500 miliardi. Ma cosa si cela dietro questo accordo?.
Sono tante le ipotesi e le idee che molte persone si sono fatte di questo nuovo piano, ma andiamo a vederle nel dettaglio.
Apple, un piano di investimenti?
Il famoso annuncio di un investimento da ben 500 miliardi di dollari commissionato dal noto brand della mela morsa, rappresenta senza dubbio una vittoria politica per Donald Trump. Ma a quanto pare risulta essere anche una mossa strategica del CEO della società di Cupertino.
Trump, deve e ha l’obbligo di mostrare dei risultati abbastanza concreti, tramite un investimento mostruoso e dalla creazioni di 20.000 nuovi posti di lavoro. Per quanto riguarda Tim Cook invece l’operazione ha come obiettivi: mitigare il rischio dei dazi, un maggiore sostegno dal governo contro le numerose regolamentazione dell’Unione Europea, mettere una fine alla causa del Dipartimento di Giustizia contro Apple e avere dei buoni rapporti con l’amministrazione federale.
Apple ha mercato una tattica davvero performante, ovvero, lasciare che il presidente vada a prendersi tutto il merito per gli investimenti e piani di espansione. Mentre l’azienda riesce a mantenere una posizione politicamente neutrale ottenendo così dei vantaggi.
Apple oltre a questo ha voluto evidenziare la produzione di chip in Arizona tramite TSMC come un esempio di rilocalizzazione produttiva. L’iniziativa è già intrapresa durante la fase di sviluppo ed era piuttosto nota nel corso della presidenza di Biden. Questo spostamento della produzione negli Stati uniti ha come obiettivo di ridurre senza dubbio la dipendenza dalle fabbriche asiatiche.
In tutta questa questione risulta sempre l’interesse di Apple della crescita nel settore AI tramite il progetto Apple Intelligence. Il quale senza dubbio va a richiedere una capacità produttiva maggiore.