La grande espansione che hanno subito le criptovalute negli ultimi anni ha portato ad una vera e propria corsa verso il mining, in tutto il mondo infatti sono nate delle vere e proprie mining farm con l’obiettivo di estrarre cripto valute quali Bitcoin, ethereum e monero.

Ovviamente il mining è un processo che richiede tantissime energia e tantissime gpu, infatti chi se ne occupa ha allestito dei veri e propri complessi adatti allo scopo che lavorano giorno e notte.

Ciò non toglie che alle volte questa tipologia di tecnologia possa ritrovarsi anche in ambienti decisamente inaspettati ed è proprio quanto è successo con il tribunale amministrativo superiore della Polonia a Varsavia dove hanno scoperto diversi potenti dispositivi di mining di criptovaluta alimentati dalla corrente elettrica locale.

 

Scoperta nei condotti di areazione

Secondo quanto dichiarato dal canale di notizie polacco TVN24 i dispositivi erano tutti dotati di un proprio modem per la connessione a Internet e ciò significa che non erano connessi alla rete locale del tribunale, però sfruttavano l’alimentazione elettrica comune e di conseguenza gravavano sui consumi dell’intera città.

Stando alle analisi è emerso che i dispositivi potevano consumare elettricità per un valore di migliaia di zloty polacchi al mese l’equivalente di circa 228 euro.

Ovviamente ciò ha fatto scattare numerose indagini che hanno portato innanzitutto alla risoluzione del contratto con la società incaricata della manutenzione e al licenziamento di due dipendenti responsabili appunto di quest’ultima.

Ovviamente tutta l’attrezzatura è stata immediatamente smantellata e sequestrata dalla polizia che ora indagherà per furto di elettricità.

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