Non molti ricordano che a settembre del 2021, Tesla si ritrovò ad affrontare una causa legale voluta da alcuni agenti di polizia vittima di un incidente.

In particolare in quell’anno una Model X del 2019 si ritrovò protagonista di un brutto incidente che vide coinvolti 5 agenti che in quel momento si trovavano fermi nel traffico.

Ecco come è andata: nonostante il conducente fosse ubriaco era inserita la funzione del pilota automatico, ma ciò non ha l’auto dallo schiantarsi sugli agenti di polizia.

La causa ha quindi lo scopo di incolpare Tesla e il suo sistema di guida autonomo.

Gli ufficiali vogliono ritenere Tesla responsabile e costringerla a riconoscere pubblicamente e correggere immediatamente i difetti noti inerenti al suo pilota automatico e ai sistemi di prevenzione delle collisioni, in particolare poiché questi influiscono sulla sicurezza continua dei primi soccorritori della nostra nazione“, recita la denuncia.

Danni per oltre 20 milioni di dollari

Ma la risposta del CEO, Elon Musk, non è mancata, che ha subito chiarito: “le effettive capacità del pilota automatico sono state confuse, e il risultato è che il pubblico, compresi i primi soccorritori, e i conducenti di Tesla sono esposti a un rischio significativo di lesioni gravi o morte“.

Ma gli agenti di polizia non vogliono sentire storie: vogliono il risarcimento dei danni, citando danni fino 20 milioni di dollari.

Ma la verità è che la maggior parte della colpa è da imputare all’unico responsabile, ovvero la persona ubriaca alla guida in quel momento. Il filmato della dash cam mostra infatti che a causa della velocità il sistema della Tesla non è riuscito a riconoscere in tempo altri veicoli.

Ma nonostante questo, secondo Tesla ha funzionato come previsto, anche se non è stato abbastanza da “mettere in sicurezza il guidatore e prevenire la collisione“. Una situazione quindi che non poteva essere evitata in nessun caso.

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