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Tutti si ricordano la notizia di pochi mesi fa di GM che a sorpresa ha deciso di abbandonare il supporto di CarPlay e Android Auto a partire dal 2024. Ma sembra che l’obiettivo di spostare tutto su un sistema di infotainment personalizzato non piaccia a nessuno.

Lo rivelano nuovi dati messi a disposizione da JD Power che in termini tecnici spiega che solo il 56% dei possessori di auto sceglie di “utilizzare un sistema integrato per riprodurre l’audio“. Un calo molto evidente, rispetto al 70% raggiunto nel 2020. Ma la questione principale risiede nel fatto che ormai l’utilizzo di CarPlay e Android Auto è diventato praticamente indispensabile.

E ad affermarlo non sono solo gli analisti di JD Power, ma gli utenti stessi. Nelle recensioni delle auto infatti, “hanno un punteggio più alto le auto che hanno la compatibilità con i due sistemi operativi rispetto a quelli proprietari“, afferma JD Power.

Molti dicono no

Ma in ogni caso bisogna fare prima alcune considerazioni: molti non sanno che Android Automotive è diverso da Android Auto. L’ultima è una piattaforma che permette il mirroring simile a CarPlay di Apple. Il primo invece è un sistema operativo completamente integrato all’interno di un auto.

Ed è proprio questo a cui punta GM, che ha deciso anche di sfruttare i Google Automotive Services (tutte le app e i servizi forniti con l’auto) oltre a Google Maps e Assistant.

L’idea è quella di creare una piattaforma ad-hoc che sia nativa Android Automotive, ma senza il supporto per CarPlay o Android Auto.

Potrebbe essere una rivoluzione per il mondo delle auto, ma viste le recensioni negative, è probabile che nei prossimi mesi assisteremo ad un dietro-front della società.

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