Pagamento con carta e supplemento, attenti perché potrebbe accadere a chiunque

Un bar ha suscitato indignazione tra i clienti per aver applicato un supplemento di un euro per il “Servizio Pagamento Bancomat“. Questo, che rappresentava un aumento del 27% sul costo totale dell’ordine, è stato applicato a una cliente che aveva scelto di pagare la sua colazione con bancomat. La cliente, sorpresa e insoddisfatta, ha cercato di ottenere spiegazioni dal locale, ma senza successo. Ha quindi deciso di rivolgersi alla polizia locale, fornendo lo scontrino come prova.

Pagamento con carta e supplemento: mega sanzione in arrivo

La polizia locale, dopo aver verificato l’accaduto, ha segnalato il bar all’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato. Infatti, l’applicazione di un supplemento per l’utilizzo del bancomat al posto del denaro contante non è consentita per nessun motivo. Questo divieto è sancito non solo nel codice del consumo, ma è stato anche ribadito dalla direttiva europea PSD2 (Payment Service Directive II), recepita nel nostro ordinamento già nel 2017. L’aggiunta dell’euro non può essere applicata “nemmeno a carico di coloro che utilizzano circuiti relativamente meno diffusi”.

Per fortuna però, le sanzioni per le attività commerciali che impongono questo supplemento, violando il divieto, possono essere molto pesanti. L’AGCM può infliggere multe che variano da un minimo di 2.000 euro ad un massimo di 5 milioni di euro, a seconda della gravità dei fatti, della frequenza della condotta e del numero di consumatori coinvolti. Questo episodio serve come un promemoria importante per i consumatori di verificare sempre attentamente i loro scontrini e di essere consapevoli dei loro diritti quando si tratta di metodi di pagamento.

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