SpaceX, la società aerospaziale fondata da Elon Musk, ha ottenuto un contratto dal Pentagono per fornire i terminali satellitari Starlink all’Ucraina. Questi terminali sono stati fondamentali per mantenere le comunicazioni e il coordinamento sul campo di battaglia durante il conflitto con la Russia. Inizialmente, SpaceX ha donato i terminali all’Ucraina, ma a causa del costo elevato di mantenere il servizio, Musk ha chiesto al Pentagono di fornire sostegno finanziario.
SpaceX e Pentagono: un rapporto di amore ed odio
Il contratto con il Pentagono rappresenta un importante successo per SpaceX, che ha affermato che il mantenimento del servizio Starlink in Ucraina costa 20 milioni di dollari al mese. Tuttavia, il rapporto tra SpaceX e l’Ucraina non è sempre stato facile. Musk ha suscitato l’irritazione dei funzionari ucraini promuovendo un piano di pace che avrebbe visto l’Ucraina cedere parte del suo territorio alla Russia. Inoltre, alcuni ucraini hanno lamentato interruzioni del servizio Internet vicino al fronte.
Nonostante queste difficoltà, la tecnologia Starlink ha svolto un ruolo cruciale nel conflitto. La Russia ha tentato di interrompere e bloccare i servizi Internet in Ucraina, compresi tentativi di bloccare Starlink, ma SpaceX ha contrastato questi attacchi rafforzando il software del servizio. Tuttavia, SpaceX ha espresso preoccupazione per l’uso dei terminali Starlink per scopi offensivi, come il pilotaggio remoto di droni d’attacco.
Insomma, il contratto del Pentagono con SpaceX per fornire i terminali Starlink all’Ucraina evidenzia l’importanza della tecnologia satellitare nelle comunicazioni militari. Tuttavia, il caso dell’Ucraina mostra anche le sfide e le complessità di fornire tali servizi in contesti di conflitto.