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Il cambiamento climatico rappresenta una minaccia globale per la salute umana e la biodiversità del nostro pianeta. Tuttavia, un rischio spesso trascurato è il potenziale ritorno di virus e batteri antichi, conosciuti come “virus zombie”, che potrebbero rappresentare una minaccia per la salute pubblica. Con l’aumento delle temperature globali, lo scioglimento del permafrost potrebbe liberare questi microbi estinti da millenni e la nostra immunità potrebbe non essere in grado di fermarli.

Il professor Jean-Michel Claverie dell’Istituto di microbiologia, bioenergia e biotecnologia dell’Università di Aix-Marseille in Francia, è uno dei principali esperti che ha lanciato l’allarme sulla minaccia dei virus zombie. In collaborazione con scienziati del Centro Helmholtz per la ricerca polare e marina di Potsdam in Germania e dell’Istituto zoologico dell’Accademia russa delle scienze di San Pietroburgo in Russia, Claverie ha studiato a fondo i virus estratti dal permafrost siberiano, identificando 13 nuove specie di virus zombie, tra cui Pandoravirus, Cedratvirus e Pithovirus.

Il professor Claverie lancia l’allarme per i virus combie

I ricercatori hanno recuperato questi virus dalle profondità della terra, in particolare dal fiume Lena e dalla Kamchatka, dove si trovano nei resti di animali estinti. Gli esperti hanno stimato l’età di questi microbi tra i 27.000 e i 50.000 anni, con il Pandoravirus yedoma, che è stato datato entro 48.500 anni, che ha conservato la capacità di infettare le amebe Acanthamoeba.

Tuttavia, i ricercatori temono che i rischi legati all’avvento di virus zombie siano sottovalutati e che non vengano considerati una possibile minaccia per la salute pubblica. Inoltre, i germi particolari che potrebbero essere rilasciati dallo scioglimento del permafrost sono ancora sconosciuti. Pertanto, gli scienziati continuano a studiare i possibili pericoli dello scioglimento del permafrost, che vanno oltre la diffusione di virus zombie.

In sintesi, il cambiamento climatico sta avendo effetti catastrofici sulla salute del nostro pianeta. La potenziale ricomparsa di virus zombie potrebbe rappresentare una minaccia aggiuntiva per la salute umana e la biodiversità. Gli scienziati devono continuare a monitorare il permafrost e studiare i pericoli associati al suo scioglimento per prevenire il rischio di nuove malattie sconosciute.

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