Intelligenza Artificiale, l'ONU lancia gravi accuse contro l'AI

L’evoluzione dell’intelligenza artificiale ha portato alla luce molte preoccupazioni riguardanti i suoi possibili effetti negativi sulla società e sui diritti umani. Alla preoccupazione espressa da Sam Altman, creatore di OpenAI, si aggiunge l’allarme inviato dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite, Volker Turk, il quale ha esortato governi ed aziende ad attuare misure di salvaguardia efficaci per evitare possibili danni derivanti dall’AI.

Intelligenza Artificiale: un fenomeno in diffusione da tenere sotto controllo

Secondo Turk, l’IA potrebbe minacciare la dignità umana e i diritti delle persone, per questo ha incitato i governi a regolamentare lo sviluppo e l’uso dell’intelligenza artificiale per tenerla al riparo da possibili conseguenze indesiderate. Anche Elon Musk ha mostrato preoccupazione nei confronti dell’intelligenza artificiale e sul suo sviluppo senza regolamentazione, soprattutto dopo il recente boom registrato da ChatGPT. Così come gli Stati Uniti e la Cina, i quali si stanno battendo per regolamentare l’evoluzione e l’uso dell’IA.

L’Alto Commissario delle Nazioni Unite ha spiegato che l’ONU seguirà da vicino la questione e farà in modo che la dimensione dei diritti umani rimanga centrale nell’evoluzione della questione. È importante che i governi e le aziende agiscano in modo responsabile per evitare i possibili danni che potrebbero derivare dall’uso irresponsabile dell’AI.

È innegabile che quest’ultima abbia il potenziale per migliorare la vita delle persone e portare benefici alla società. Tuttavia, è anche importante che sia sviluppata in modo responsabile e regolamentato per evitare possibili conseguenze negative. La sua regolamentazione deve essere incentrata sui diritti umani e sulla dignità delle persone.

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