motori diesel benzina

Il 2022 è stato l’anno in cui si è maggiormente parlato dei rincari per i carburanti, con particolare riferimento per la benzina e il diesel. In vista di aumenti sui costi previsti proprio a partire dalle prossime settimane, il dibattito ritorna al centro della scena, forte anche di una decisione storica presa dall’Unione Europea.

 

Benzina e diesel, le auto saranno presto ritirate

L’aumento dell’inflazione sulle materie prime, così come lo scenario geopolitico che ha coinvolto la Russia e l’Ucraina con il relativo conflitto tutt’ora in corso ha portato ad una vera e propria speculazione sui prezzi. Le cancellerie europee hanno colto questa crisi per ripensare quello che sarà il futuro a medio termine.

L’obiettivo che l’UE si è dato per i prossimi anni è quello della transizione ecologia e quello della svolta Green della mobilità. I paesi membri si sono quindi impegnati ad abbassare prima ed azzerare poi le emissioni di CO2, già a partire dai prossimi anni. La prospettiva finale, in base alle ultime decisioni dell’UE, sarà quella del 2035, quando tutti i paesi membri dovranno interrompere la produzione delle auto con alimentazione a benzina o diesel.

L’Unione Europea si impegnerà in tal senso, anche nei confronti dei cittadini oltre che delle imprese, a garantire sostegni economici e bonus per l’acquisto e la produzione di auto elettriche, oltre che ibride.

La riconversione quasi immediata della produzione è stata accolta in maniera tiepida da alcuni cittadini. I prezzi tutt’ora molto alti delle vetture ad energia elettrica, infatti, potrebbero scoraggiare i consumatori dall’allinearsi al progetto della transizione ecologica.

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